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Funerale” è il singolo d’esordio di Tana Combinaguai, un grido d’aiuto rivolto a chi non ha voce, una canzone dedicata a coloro che hanno paura di raccontarsi, che vivono ancora i propri traumi senza riuscire a condividerli. Il delicato arpeggio di chitarra sostiene una voce che viene raggiunta da urla che non ne turbano la melodia ma che anzi ne esaltano la carica espressiva.

Un brano breve e quasi irrisolto una vera e propria introduzione a quello che sarà Tana Combinaguai ovvero il progetto solista di Stefano Giacomazzi, giovane autore e polistrumentista genovese attivo da alcuni anni nella scena emo-punk ligure. “Tana” come un luogo sicuro in cui rifugiarsi, non una semplice via di fuga ma un nascondiglio in cui rannicchiarsi, farsi forza e infine contrattaccare. “Combinaguai” perché sà di essere ormai adulto ma per scaramanzia gioca ancora a fare il bambino, a combinare danni, rompere ogni fragilità per poi aggiustarsi mettendo assieme i cocci.

“Funerale” è il primo estratto dall’EP d’esordio del progetto la cui uscita è prevista per questa primavera. L’EP è stato registrato al Room Studio di Genova da Alberto Scalzi che ne ha supportato produzione e arrangiamento seguendo il progetto fin dalla sua nascita.

Tana Combinaguai è salvezza nella fragilità, un rifugio accogliente al riparo dal mondo. Tana Combinaguai è il progetto solista di Stefano Giacomazzi, giovane autore e polistrumentista genovese. Attivo nella band emocore SAAM, è stato in tour per l’Europa varie volte con i CRTVTR, dal 2017 organizza concerti punk nei locali e nei centri sociali di Genova. Parallelamente ad altri progetti musicali questa sarà la sua incarnazione più diretta e sincera e per certi versi anche la più volutamente pop.

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