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Si chiama “I always said it could, they never though it would”, la nuova raccolta dei Devya. Il disco colleziona b/sides e demo del progetto di Devis Simonetti. Rilasciato sulla piattaforma digitale di Bandcamp, composta da dieci tracce , ritrae segmenti di pensieri abissali, ma la loro resa sonora si mantiene in superficie, ondeggiando su strati di chitarre baritone echeggianti e dark synth indie pop agrodolci, post punk e dark wave.

Le sequenze registrate dallo studio udinese di ricerca e sviluppo Ramkard, vede la collaborazione di vari artisti e musicisti della scena underground udinese: Alessandro Santi, Marco Darko, Marco Menazzi, Mattia Romanut e il pianista Fabrizio Bon.

Devya è il progetto musicale di Devis Simonetti. Dal 1996 al 2002 la permanenza in Inghilterra con Lorenzo Bertoli, grazie al produttore Roberto Concina, gli consente di dedicarsi all’ autoproduzione e alla musica elettronica. Fonda i Devya con Francesca Mombelli nel 2010. L’album d’esordio, “I Don’t Know What Is Christmas” è la prova evidente di quanto la new-wave, il brit –pop, lo shoegaze, l’industrial e il pop sintetico, siano stati ascoltati, assorbiti e rielaborati. Nel 2014 pubblicano il singolo e il video “Going To Town”, partecipando nel 2015 a un radio tour e diverse compilations. Nel 2017 siglano con la label tedesca Dark Ace Record Company , rilasciando il singolo “Witch – Hunt” che anticipa “Black Waves And Floating Foams”, il nuovo E.P. per la medesima label. Producono il video e singolo “Bodies” nel 2018 insieme al regista Paolo Parisotto. Il 7 luglio 2018 pubblicano sempre con la Dark Ace label i singoli dei primi cinque anni di attività: “Collection 2013-2018”, vincendo diversi contest radio in Italia e Germania. Pubblicano nel 2020 il digital 45 synth pop “Away”, l’album elettronico strumentale “When Aliens Call My Name” e il singolo EBM con il gruppo elettronico Arbeiter “American Vampires 1984” e ” L’ Aurora”con la Net label White Dolphin Records.

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