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Esce per Semplicemente Dischi “Freddo” , l’EP di esordio della rock-band Romana “Blupetrolio”. “Freddo” è l’antitesi del suono caldo e ruvido nato in un garage della periferia romana. “Freddo” è anche la cifra stilistica delle istantanee rappresentate dai testi dellaband, che indagano e raccontano il distacco, il senso di inadeguatezza e la malinconia di una generazione troppo spesso associata soltanto a tutto ciò che è digitale. “Freddo” nasce per contrapporsi al beatmaking, ai loop e ai campionamenti che monopolizzano ormai la musica degli anni 20. Pescando a mani basse tra latradizione del rock alternativo italiano e strizzando l’occhio al post-grunge degli anni 2000, i Blupetrolio dipingono su traccia digitale un affresco di chitarre distorte, chiassose rullate e disperazione esistenziale, che da tempo mancavano alla scena musicale italiana e soprattutto romana, rimasta da tempo priva della sua anima rock più istintiva e verace. Produzione, Mix & Mastering a cura di Marco Barzetti.

I Blupetrolio hanno scelto di non essere schiavi di un sistema dove la musica è solo un contenuto aggiuntivo, un riempimento e un pretesto, dove l’artista deve essere per forza personaggio, immagine, o un post da condividere. I Blupetrolio si impegnano a diffondere il proprio progetto solo attraverso canali dove il contenuto artistico/musicale abbia l’adeguata risonanza e dove la cultura musicale rappresenti una priorità.

Formata da Gabriele Calcagno, Richard Fiore e Max Grosso Sgarrillo, la band nasce nel 2018 come progetto pop-rock italiano, ma dopo una prima demo poco convincente il trio decide di accantonare le sonorità pop e di ripensare il progetto in vena alternativa/post-grunge.

Dopo mesi di lavoro cambia la struttura dei pezzi, il sound, le tematiche: ora il groove è dettato dalla sezione basso-batteria, le chitarre distorte rendono il sound più potente e aggressivo, i contenuti guardano ai temi “grunge” suburbani e post-industriali.
Nell’era in cui la scena musicale italiana è sovrastata della trap, i Blupetrolio non ci stanno, credono ancora nel mito della “garage band” e propongono un progetto alternativo/grunge nudo e crudo, senza elettronica, senza autotune, solo anima e testate a valvole

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