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Anticipato da cinque singoli esce venerdì 19 marzo per l’etichetta INRI l’atteso terzo album dei Piqued Jacks dal titolo “Synchronizer“. 
Realizzato tra lo studio Esagono di Rubiera (RE) e l’Inghilterra a fianco di tre dei top producer della scena britannica come Julian EmeryBrett Shaw e Dan Weller, l’album si presenta come il più ambizioso, completo e genuino finora mai realizzato dalla band toscana.
Diversissime le anime al suo interno, distribuite in 11 brani che si avvicendano in una scaletta fluida ed emozionante – impreziosita dalla collaborazione con Francesco “Fry” Moneti dei Modena City Ramblers – capace allo stesso tempo di allargare gli orizzonti della band e dare continuità ai precedenti capitoli discografici. Una prova di assoluta maturità che conferma i Piqued Jacks come una delle realtà più interessanti del panorama alt-rock internazionale.
L’accoglienza è già calorosa sia in Italia che all’estero: i primi singoli estratti sono entrati in rotazione su Radio Rai, MTV, BBC Radio e Kerrang! Radio; sono stati aggiunti alle playlist ufficiali di Spotify, Apple Music, Amazon Music, YouTube Music e Anghami ed hanno riscosso l’attenzione di illustri showcase festival come Musexpo, CMW, MMB e SXSW.
Ispirato dalla magia di uno stormo di uccelli in volo, “Synchronizer” è lo strumento per ricalibrare – sincronizzare, appunto – il proprio orologio biologico sulla bellezza del presente e sulla forza dei legami costruiti sulla condivisione del medesimo passo, aiutandoci a migrare lontano dall’ansia del futuro e sorvolando le difficoltà con una splendida coreografia collettiva.
Proprio il concept del disco ha ispirato l’evento Synchronair, ovvero lo speciale release party in programma sabato 27 marzo a partire dalle ore 16,30 in diretta streaming dall’Aeroporto di Capannori (Lucca). Un volo acrobatico da oltre 4.000 metri d’altezza per poi salire sul palco e suonare tutte le tracce del disco.
Menzione speciale infine per l’artwork realizzato dall’artista brasiliano Lunàtico: “il suo marchio di fabbrica delle figure senza testa” – dichiara la band – “è perfetto per rappresentare la metafora della sincronizzazione e il raggiungimento di quello stato mentale”.

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