JACOPO ETTORRE pubblica la seconda parte del suo progetto da solista
A poche settimane dall’uscita della prima parte del suo nuovo progetto discografico autoriale, Jacopo Ettorre, tra gli autori più talentuosi e apprezzati dello scenario musicale attuale, con il nome d’arte di Jacopo Èt pubblica venerdì 28 febbraio il secondo capitolo di “Sammy, Cabiria, etc. etc.”, un progetto in tre parti, che dà voce a un cantautorato sincero e poetico.
Ai brani già editi “Via Ricordi”, “Oro + Rosa” e “Sammy Jankis” si aggiungono “Cabiria”, “Canzone Facile” e “Saracinesche”, che arricchiscono così quell’elegante ed evocativo album di ricordi che il progetto “Sammy, Cabiria, etc. etc.” vuole essere.
Jacopo Èt racconta: “Cabiria” è una canzone intima, essenziale. Lo spunto iniziale è nato dalla mia necessità di confidarmi con qualcuno, con un personaggio immaginario che coincidesse quasi con me stesso. Il nome “Cabiria” non ricordo nemmeno come mi è venuto fuori, forse cantando e avvicinando il suono a una parola di senso compiuto. Solo successivamente ho realizzato che quel nome suggeritomi dalla voce potesse essere la Cabiria del capolavoro di Fellini. “Canzone Facile” è una canzone nata quasi per scherzo, dall’input del mio manager che diceva che non avevo, appunto, “canzoni facili” nel disco. Testualmente ho voluto anche rendere omaggio a qualche verso di mio zio Attilio, principalmente ai versi del suo incedibile libro “carte da sandwich”. “Saracinesche” è una canzone che ho scritto a Napoli, una città che amo e in cui capito almeno una o due volte all’anno. Il mare in quei giorni preferivo guardarlo in lontananza, mi dava più serenità. È una canzone che parla di apatia, di alienazione, che sono sentimenti che ogni tanto provo e di cui mi vorrei anche liberare.
Anche questi tre nuovi brani colpiscono per un ragionamento sulle parole che disegnano immaginari nuovi e condivisi: la scrittura torna ad essere centrale in un progetto musicale innovativo, che si trasforma in istantanee di vita vissuta, fotografie sviluppate attraverso un pensiero intenso, un racconto che sa di poesia e che ci ricorda quanto il cantautorato oggi possa fare la differenza.
Jacopo Èt prosegue il suo percorso cantautorale con “Sammy, Cabiria, etc. etc.” dove l’artista si mette a nudo e scrive di sé e dove la sua penna si dimostra essere più matura. I riferimenti musicali spaziano dall’alt rock al pop d’avanguardia internazionale, fondendo stili e references contemporanee con una scrittura profonda e personale, propria del cantautorato italiano. “Sammy, Cabiria, etc. etc.” è un modo onesto e nuovo di fare musica, che la celebra attraverso la cultura, la ricerca e la voglia, o l’esigenza, di scrivere.
Jacopo Ettorre, in arte Jacopo Èt, cresce a Bologna in una famiglia di musicisti. Si dedica alla musica classica da bambino, ma all’età di 11 anni abbandona gli studi musicali per riprenderli in età adulta. Durante l’adolescenza, entra nella scena hip hop bolognese e fonda il collettivo Arena 051. Inizia a scrivere musica leggera a 18 anni, firmando un contratto con EMI Music nel 2013. Debutta come autore musicale nel 2015 e arriva a scalare le classifiche con numerosi brani, tra cui “Dove e Quando” di Benji e Fede, “Tribale” di Elodie, “Pare” di Ghali e Madame e le recenti “Malavita” dei Coma Cose, “Paprika” di Ghali, “Ra ta ta” di Mahmood e “Buio Davanti” di Lazza.
Nel 2021 pubblica il suo primo album solista “Siamo Sicuri di Essere Giovani?” con Garrincha Dischi. Partecipa come autore al Festival di Sanremo in diverse edizioni. Nel 2023, in particolare, firma “Due” di Elodie e “Furore” di Paola e Chiara; nell’edizione 2024 è invece autore di 4 brani, ovvero “Tuta Gold” di Mahmood, “Fino a Qui” di Alessandra Amoroso, “Il Cielo non ci Vuole” di Fred de Palma e “Governo Punk” dei Bnkr44. È coinvolto come autore anche nel prossimo Festival di Sanremo 2025.
