JASLEY: fuori il nuovo singolo “CADILLAC”
Venerdì 30 agosto esce “CADILLAC”, il nuovo travolgente singolo della giovane artista italo-somala JASLEY.
Tra ritmi incalzanti e melodie avvolgenti, Jasley torna a omaggiare le sue origini, con un brano che ci fa sognare e ballare. “CADILLAC” racconta una storia d’amore estiva, nata su una calda spiaggia tropicale. Al calare del sole, la città si riempie di energia e colori: falò accesi, persone che danzano, bambini che corrono e giocano, mentre il suono delle onde si mescola al ritmo dei tamburi. Nonostante ciò che accade intorno a loro, i due protagonisti sembrano vivere in una bolla sospesa nel tempo, dove esistono solo i loro sguardi, i loro sorrisi e la magia di quel momento.
«Con questo brano ho voluto descrivere quel mix di emozioni che si provano all’inizio di una conoscenza – racconta Jasley – quando c’è quel sottile equilibrio tra la paura di non piacere e il desiderio di farsi conoscere. Volevo anche celebrare la femminilità, incoraggiando le donne a non avere paura di essere intraprendenti e a mostrare il loro lato più audace. La femminilità non è solo dolcezza, ma anche forza e coraggio nel perseguire i propri obiettivi».
Insieme a Jasley, hanno collaborato alla realizzazione del brano Aurora Pinto e Andrea Immovilli. La produzione è stata affidata a IMHO.
Jasley, nome d’arte di Jasmin Leila Yaqub Osman, è una cantante italo-somala, classe 1998. Fin da piccolissima sente l’esigenza di esprimersi attraverso la musica e, all’età di dodici anni, la madre la iscrive a un corso di coro. Si avvicina al mondo dell’afrobeat nel 2020, sperimentando varie sonorità e unendole a toni A&R e Urban. Scrive i suoi primi testi e li registra nella sua cameretta, per poi pubblicare le prime canzoni su TikTok, ottenendo un grandissimo riscontro dal pubblico social. Nel 2024 entra a far parte dell’etichetta Benzai Records, con cui pubblica “Boulevard”, il suo singolo di esordio nella discografia. In questo brano affronta importanti tematiche razziali legate alla vita di una ragazza nera in un mondo che a volte sembra non appartenerle.