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What We Call Love” è il terzo singolo  estratto da “Hiraeth”, il nuovo album di Joanna Gemma Auguri che uscirà a Giugno 2024 per Duchess Box Records. 

Musicalmente e liricamente, “What We Call Love” riflette le sfere di luce e ombra dell’amore, soprattutto se questo si rivela un’illusione. 

La sezione ritmica e i fiati rendono quasi pop il brano, ma la cetra rompe gli schemi con il suo canto inquietante. Come se Florence And The Machine incontrassero i Bauhaus.

Le parole di Joanna Gemma Auguri: “Inizialmente avevo pensato di suonare questa canzone come fece Nico con il suo armonium, molto lentamente, semplicemente suonando l’organo. Una canzone, ‘che ti toglie le scarpe’. 

E poi musicalmente si sono manifestati i contrasti, proprio come i sentimenti e l’energia che si provano all’inizio di una storia condivisa. Cetra, batteria e violoncello aggiungono una dinamica speciale. Drammaturgicamente la canzone racconta la storia di come i sentimenti, grandi e pieni di speranza che provi per qualcuno, si trasformano improvvisamente in freddezza o addirittura indifferenza. Un risveglio doloroso da uno stato di proiezione e di sogno. È una caduta inevitabile, eppure  ricordi la magia. 

Spesso mi chiedo cosa sia l’amore nel nostro tempo della nostra società ma anche nelle nostre aspettative. La canzone riflette su questo, sulla bellezza e sulla separazione dagli incontri significativi delle nostre vite”.

Joanna Gemma Auguri è una musicista, cantautrice e attrice berlinese. 

Nelle varie fasi dei suoi progetti musicali da solista e con la band, incorpora influenze, che spaziano dalla musica folk a quella ambient e d’avanguardia.

All’età di cinque anni fuggì con i suoi genitori dalla Polonia, dove vigeva la legge marziale, e dovette imparare in tenera età cosa significasse lo sradicamento. 

Questa esperienza si riflette nella sua musica come espressione di tristezza personale, compassione, ma anche disperazione per lo stato del mondo. 

Nel 2021 ha pubblicato il suo debutto da solista, “11”,  per la sua etichetta Lavender Music. Un disco caratterizzato principalmente da fisarmonica, cetra e voce. 

Il suo nuovo album “Hiraeth” è stato registrato ai Candy Bomber Studios di Berlino da Ingo Krauss, con un gran numero di musicisti. 

Oltre a cori, contrabbasso, chitarra lap steel, batteria, violoncello, corni, diversi organi e tastiere, i suoi strumenti originali, fisarmonica e cetra, brillano ancora di tanto in tanto. 

La voce di Joanna si trova inconfondibile in cima alle composizioni maestose e quasi monumentali che, nonostante la loro ricchezza, rimangono sempre semplici e delicate. 

“Hiraeth” è una parola gallese intraducibile che descrive il desiderio di una casa, un luogo o un sentimento che non esiste più o non è mai esistito. 

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