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Disponibile dal 24 marzo su tutte le piattaforme digitali Stereolocale“, nuovo album di Jocelyn Pulsar, progetto artistico di Francesco Pizzinelli, tra i padri fondatori del cantautorato lo-fi italiano sempre caratterizzato da testi ricercati e ironici e la passione per storie e personaggi apparentemente marginali. Sterolocale è uno dei lavori più intimi del cantautore forlivese influenzato dalle vicende personali dell’ultimo anno.
“Completamente registrato in casa, è un disco che parla soprattutto della casa in cui è scritto e della ragione per la quale mi trovo lì: sicuramente il gruppo di canzoni più autobiografiche mai uscite da Jocelyn Pulsar, figlie di un anno difficile in cui la vita è cambiata e la musica diventa sostanzialmente una medicina: tutto quello che è nel disco, copertina compresa, racconta questa fase nuova” – Jocelyn Pulsar.

È una fase” è la canzone più intima del disco: parla di separazione, di una casa nuova, un nuovo quartiere, nuove abitudini. E del non saper fare una frittata a 43 anni suonati.
Lindièmorto è un personalissimo punto di vista sullo stato di salute della scena indipendente italiana.
Stereolocale“: Il wrestling come metafora di un rapporto: ci si scontra, sembra che ci si faccia male, ma non è vero niente, e a fine incontro tutti a cena insieme. Poi, inaspettatamente, arriva un colpo vero. Dolorosissimo. Ma non stavamo facendo finta?
T. Festa è una canzone sull’invidia e sulla frustrazione causata dal successo altrui. Come pretesto, la storia di due pittori, entrambi molto bravi, ma solo uno divenuto famoso. Questo è il punto di vista dell’altro.
Zebra Crossing“: Sono le strisce pedonali in inglese, oltretutto in città esisteva un gruppo che negli anni 70 aveva adottato lo stesso nome, quindi dentro c’è anche Forlì: parla dei momenti di sconforto alla guida.
Non hai un’idea geniale per raccogliermi?“: Il titolo più “wertmulleriano” della storia di Jocelyn Pulsar, parla di quando sei a terra alla fine di un rapporto, spalmato, come Willie il Coyote, e ti ricordi che la persona che ti ha steso dopotutto ti vuole bene: e proprio a lei, paradossalmente, chiedi aiuto per rialzarti.

“Forlivese, tifoso del Cesena, educatore, speaker radiofonico, da sempre accusato di avere una ‘esse’  troppo marcata: avevo detto che non avrei mai più fatto uscire nulla, ma l’ultimo anno mi ha insegnato che le cose nella vita cambiano, e quindi: un disco fatto in casa che parla della casa in cui è fatto”.
Francesco Pizzinelli inizia nel 2003 a creare il primo nucleo originale del progetto, del quale nel tempo rimarrà il solo elemento fisso, nonché unico autore; dopo il primo demo escono altri 4 dischi per la piccola etichetta emiliana Agos Music, nei quali si mette in evidenza lo spirito lo-fi e l’attitudine pop del cantautore romagnolo; viene contattato dalla Garrincha dischi, inizialmente per partecipare ad una compilation, ma poi entrerà a far parte del roster registrando “Aiuole spartitraffico coltivate a grano” che lo farà conoscere definitivamente nel circuito indipendente italiano e a cui seguiranno una nutrita serie di live in giro per l’Italia. Successivamente Jocelyn Pulsar si accasa presso la storica Fosbury Record per la quale uscirà un Ep, mentre il secondo previsto vedrà la luce sostanzialmente autoprodotto a causa proprio della chiusura della label veneta; negli anni successivi escono altri due dischi per La Sete Dischi e Cabezon e numerosi altri live anche assieme a nomi noti dell’indie italiano. Dopo 5 anni di sostanziale silenzio, Jocelyn Pulsar torna nel 2023 con un nuovo disco.

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