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La delicatezza innata di Cheriach Re conduce a “La Rochelle“, una ballad contro la competitività tossica nata su una spiaggia, in un intimo dialogo con il mare.

Seconda uscita dell’artista comasca che fa della misura e della gentilezza il suo marchio d’autore. “La Rochelle” è un brano che ci ricorda di volerci bene in un mondo che spesso non trova parole confortanti e che chiede di adattarsi a ritmi insostenibili. Lo spettro di una società fortemente competitiva aleggia sopra le teste come una nuvola inquinata che soffoca il nostro benessere.

Il nuovo singolo di Cheriach Re traccia una mappa per scappare dalla frenesia del nostro tempo: un viaggio musicale che ha del meditativo e che invita a prendersi più cura di sé senza badare troppo “alle storie degli altri”, miccia di quel rapporto tossico che è il paragone.

Seduta sugli scogli, l’artista dà forma a un processo così naturale e Solo se ti va” canta dolcemente Valeria, come a sottolineare che si tratta di un moto che parte da noi, non dagli altri. La tendenza a concedersi per i motivi più disparati non deve distogliere l’attenzione da una forma di amor proprio che dobbiamo a noi stessi, in ogni momento.

L’isolamento dell’artista sulla spiaggia coincide con una distensione lontana da certe dinamiche frenetiche. Tale riappacificazione si traduce in una ballad impreziosita da slide di chitarra a cura di Denis Chiatellino e dall’intervento della tromba di Costa. La voce soave di Cheriach Re, invece, completa la magia. La canzone è un invito a lasciare che la propria vita scorra naturalmente, accettando ogni inevitabile difficoltà come parte del percorso.

“La Rochelle” è la perfetta prosecuzione del percorso inaugurato con “Puchukay”, primo singolo estratto da Radici, nuovo EP di Cheriach Re in uscita il 19 aprile 2024.

Cheriach Re, è una cantautrice comasca, chitarra e voce, melodia e istinto. Le sue canzoni raccontano diverse esperienze umane e sociali, in chiave intima e sincera. Lo fanno timidamente ma con sicurezza, cullandosi tra malinconia e speranza ma lasciando spazio anche a leggerezza e autoironia. Lo pseudonimo nasce dall’unione dei cognomi delle proprie nonne Daria Cheriach, di origine istriana, e Giovanna Re, italiana ma trapiantata in Ecuador per una vita intera. Un’eredità femminile e multietnica, preziosa e di grande stimolo: fin da bambina questo legame con terre lontane e sconosciute l’ha incuriosita e affascinata, permettendole di sentirsi figlia di mondi diversi.
Ha calcato diversi palchi e aperto i concerti di artisti di fama nazionale fra cui Francesca Michielin, Ministri, Hu, Colombre e anche internazionali come il Canadese Skye Wallace e il gruppo sloveno Sirom. Nel 2019 è stata selezionata per il workshop ”La Città Della Canzone” a Cremona. A ottobre 2021 è stata selezionata per reHub – Reset Festival a Torino e nel 2023 ha partecipato al contest Palchi Belli organizzato da Ostello Bello e Rockit, vincendo il premio ”Testi Belli”.
A giugno 2021 pubblica “Lallazioni”, EP di cinque brani, rispettivamente primi esperimenti comunicativi del progetto. Dal 2021 è parte di Canta Fino a Dieci, un collettivo di cantautrici impegnate nel promuovere la partecipazione femminile nel mondo della musica e ad abbattere gli stereotipi di genere. Il 2024 vede invece l’uscita del secondo EP, intitolato “Radici” da cui ha già estratto Puchukay e La Rochelle.

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