Ci sono viaggi difficili, gestazioni difficili, parti difficili. Con ‘Fool’s Spring’, il meraviglioso quinto album in arrivo il 21 febbraio, Luke Sital-Singh regala una scintillante collezione di brani autoprodotti e di grande sperimentazione, che spaziano dai “tristi ABBA” allo yacht rock.

Dopo aver lasciato Bristol per Los Angeles, 5 anni fa, Luke ha alternato periodi idilliaci con altri meno brillanti.

Il risultato finale: il recente ritorno, la scorsa primavera, nel Regno Unito e un bagaglio appesantito dal come è andata l’esperienza da expat. Tutto questo, beh, ha contribuito alle 11 tracce di ‘Fool’s Spring’.

“Questo disco, più di ogni altro, è semplicemente accaduto. Stavo lavorando da solo, suonando la maggior parte degli strumenti quando mi sono ritrovato a pensare di non avere alcuna scadenza di studio da rispettare o nessun produttore con il quale interfacciarmi. Questo mi ha regalato un certo senso di libertà e il titolo del disco, ‘Fool’s Spring’ significa un breve periodo di tempo alla fine dell’inverno in cui la temperatura si scalda, facendo credere che la primavera sia arrivata, solo per poi vedere di nuovo il clima invernale. La poesia di pensare che un periodo buio sia finito, solo per vederlo tornare, è qualcosa che risuona con il tema del nuovo album” spiega Luke Sital-Singh.

Questo è, in parte, un riferimento alle difficoltà che il musicista e sua moglie hanno dovuto affrontare nel formare una famiglia, dopo averi tentativi a Los Angeles, senza successo. 

Il disco spazia dal soft-rock di ‘Hold The Lightning’ alla produzione calda di ‘Firefight’, carica di tastiere vintage, mellotron ed archi. ‘Saint and Thief’ è un brano avventuroso che amplia la tavolozza sonora del musicista, mentre ‘In Your Eyes’, scritta con il collaboratore di lunga data Matt Hales, suona, con ambizione, come “gli ABBA tristi”. A chiudere l’album, ma non la storia di ‘Fool’s Spring’, c’è ‘Santa Fe’, un duetto scintillante con Lisa Hannigan. “Le sue collaborazioni con Damien Rice sono state il mio primo momento di illuminazione. Mi hanno fatto appassionare a questo genere di musica. Prima di allora, ero un adolescente nu-metal che amava gli Slipknot e le collane di filo spinato. Ma il loro album 0 mi ha commosso così tanto che, da allora, ho solo voluto fare quel genere di musica e mi sono innamorato della voce di Lisa Hannigan, una delle voce più accattivanti al mondo” afferma Luke Sital-Singh.

Il momento malinconico in ‘Cruel World’, un lamento spettrale al pianoforte, è stato volutamente inserito nel disco per aggiungere, a composizioni ottimiste, un momento di malinconia. 

In definitiva, ‘Fool’s Spring’ rappresenta un nuovo Luke Sital-Singh. Un musicista che ha dovuto andarsene per tornare a casa. Un padre in attesa. E, infine, un ottimista.

Il disco è stato registrato agli Echo Zoo di Eastbourne, un posto del passato dove Sital-Singh ha registrato la sua prima musica.