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Fuori venerdì 16 aprile l’album d’esordio di MANFREDI, “Kintsugi”, prodotto da Matteo Cantaluppi, in uscita per Foolica e distribuito da The Orchard.

Colonna sonora di momenti felici e tristi, Manfredi ha condiviso con l’ascoltatore le storie quotidiane di un ragazzo di vent’anni che si confronta con la vita, con i primi amori, con tutto quello che significa crescere. Dopo “Hollywood”, “Doveva essere oggi” e “Milano Droga”, brani che lo hanno anticipato,“Kintsugi” raccoglie dieci tracce in cui il cantautore si mette a nudo, con tutte le sue crepe e fragilità: dopo essersi rotto in pezzi, l’unica cosa che resta è rimetterli insieme e fare dell’esperienza della rottura una lezione di vita.

Il ‘Kintsugi’ è la pratica giapponese del riparare gli oggetti utilizzando l’oro. – racconta Manfredi – Il risultato sono delle ceramiche meravigliose, in grado di raccontare una storia. Andando oltre la semplice definizione da dizionario, ciò che apprezzo del Kintsugi è che non cerca di nascondere le cicatrici, anzi, le mette in risalto impreziosendole con l’oro. Come le crepe dorate rendono unica una ceramica, io credo che le ferite rendano uniche le persone. Lasciarsi conoscere da qualcuno significa condividerne i momenti tristi, perché i momenti felici si condividono con tutti. Con questo primo disco mi lascio conoscere, racconto due anni della mia vita in dieci tracce, senza inventare nulla. Anche per me è arrivato il momento di mettere insieme i pezzi.”

Classe 1998, Manfredi, all’anagrafe Antonio Guadagno, nasce in provincia di Salerno e all’età di soli tre anni si trasferisce a Milano con la sua famiglia. Inizia a suonare la chitarra negli anni dell’adolescenza, annoiato dalla monotonia dell’hinterland. A 17 anni inizia a scrivere canzoni e a registrare delle demo nell’armadio di un amico. Nel 2017 viene notato dai ragazzi di Foolica che si innamorano dei suoi testi e lo prendono nel roster dell’etichetta. Registra la sua prima canzone quando è appena maggiorenne, il giorno prima del suo orale di maturità. Nei due anni successivi ha modo di imparare molto sul mondo della musica, di scrivere nuove canzoni e di cercare un suo stile. L’università, i primi amori, il passaggio dalla provincia alla città, sono per lui grandi fonti di ispirazioni per canzoni autobiografiche tra le quali “20143 Milano Navigli”, “Cuffiette” e “Noi meno tu”, brani entrati nelle playlist di Spotify “Indie Italia” e “Viral 50 Italia”, superando i 4 milioni di ascolti totali. Parallelamente alla musica, studia ingegneria al Politecnico di Milano, dove si laurea a settembre 2020, il giorno prima dell’uscita del nuovo singolo “Hollywood”, primo brano che, assieme a “Doveva essere oggi” e “Milano Droga”, ha anticipato il primo album di inediti.

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