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La casa editrice New Books torna in libreria con un gradito omaggio a Maria Callas, in occasione del centesimo anniversario dalla sua nascita. MARIA CALLAS di Roberta Maresci, pubblicazione uscita nel 2013, è un saggio che, a partire dalla struttura narrativa di popolari favole per bambini, riesce ad incastrare la biografia della cantante in una rete complessa di temi e problematiche che toccarono da vicino la donna e l’artista. 

Ventiquattro storie raccontano con leggerezza la storia di un’icona di stile nata come brutto anatroccolo e diventato un cigno reale. È il romanzo di un soprano specializzato sia nel canto di forza, che nel canto acrobatico; una donna vissuta d’arte e d’amore, ma purtroppo morta prematuramente in grande solitudine. Nata grassa e femmina, non fu mai accettata dalla mamma che, vedendo in lei la gallina dalle uova d’oro, la spinse a esibirsi in stamberghe piene di soldati e, invano, a farla prostituire. Insonne, miope e affetta da dermatomiosite, fu grafomane, ambiziosa, perfezionista e di grande carattere. Lo dimostrò sempre, anche quando la sarta Biki disse di ritornare in atelier con almeno 30 chili in meno: colpita nell’orgoglio, la Callas reagì da leonessa e con feroce determinazione si chiuse nella sua camera, appese una foto di Audrey Hepburn e iniziò una dieta drastica fino a trasformare il suo ventre matronale in un vitino da vespa.  

Mito di stile, Maria Callas divise in due ere la storia dell’opera: “a.C. e d.C., cioè prima della Callas e dopo la Callas”, come lei stessa diceva parlando di sé in terza persona. Persona ostica ma anche discreta: evitò sempre di raccontare dettagli su Omero, il figlio avuto da Aristotele Onassis, partorito con il cesareo all’ottavo mese e vissuto solo un giorno. Una lettura scorrevole, condita da aneddoti e curiosità che ci guida nei meandri di un essere umano al contempo forte e fragile, segnato dal successo ma al contempo contrassegnato da un profondo e continuo intimo dolore.

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