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ANDREADIECI torna a far sentire la sua musica con un nuovo singolo dal titolo “Mary Love”, dal 3 settembre disponibile su tutti i digital stores. Il singolo, pubblicato dall’etichetta Terzo Millennio, è stato anticipato dalla pubblicazione del videoclip sul canale YouTube dell’artista .

Un brano che racconta la bellezza e le difficoltà di un sentimento travolgente e vivo come quello dell’amore.

“Mary Love” parla di un ragazzo impegnato alla continua ricerca del suo amore platonico, quello immaginario che sogna da tempo, ma che ancora non ha trovato. Una storia che si avvicina a ciò che succede ancora oggi a molte persone.

“A volte ci convinciamo che quella persona, o quell’amore che stiamo vivendo, siano davvero ciò di cui abbiamo bisogno, quello che cerchiamo, ma in realtà ci stiamo solo illudendo e innamorando dell’idea che abbiamo di esso. Vorremmo che sia in un modo, ma in realtà alla fine non è mai così” – afferma l’artista. 

Un augurio a fare bene le cose, Andrea il nome di famiglia, me lo sono ritrovato, il 10, invece, perché è il numero che meglio si adatta a me artisticamente, è il numero dei campioni e ho molto fiducia di me stesso. Anche quando mi ritrovavo in compagnia della nazionale cantautori, ero in grado di imitare molte voci, quindi il 10 è il sinonimo di moltitudine, una attitudine che è parte della mia personalità…  10 i campioni, 10 il team di B-Nario, 10 Fargetta.

Ho iniziato da adolescente ascoltando musica rap e poi Venditti.  Camerini e Baglioni, non amo un genere specifico.  Sono un autodidatta, sono cresciuto per imitazione, sono molto preparato, curioso e dinamico.

Con la Scuola Superiore ho conosciuto la musica americana: Doors, il blues americano. Nel mio peregrinare artistico ho anche fondato il gruppo “I Semplici” e avevo come riferimento i Doors e Dire Straits. Nel tempo “I Semplici” diventano “I Nativa” melodie diverse, distorsori, mi sono avvicinato al mondo dei Nirvana. Belle soddisfazioni feste, gruppi rock, concerti: Morgan. Le Vibrazioni, ero vicino al team dei B-Nario. Per 10 anni assistente lavoravo spesso con loro come tecnico, tour manager, nei concerti e anche in studio. Ero lì quando capitava, la mia disponibilità era totale, non a livello professionale ma amicale.

Comporre tue canzoni e prendere in mano la chitarra, a vent’anni, cantare brani propri e fare cose mie è stata una scoperta straordiaria, frequentavo lo studio QG studio, B-Nario, a suonare facevo cose mie, poi gli “Indako” in modo più determinato e professionale ho fatto solo cose mie.

Legend, Tunnel, Scimmie, erano i luoghi dove suonavo, Milano è sempre casa mia di riferimento, con esperienza Parma, 7 anni per amore. Milano amore infinito, ci lavoro e  da 17 anni al Panino Giusto svolgo la mia attività con passione.   

Isolarmi stare con me stesso, vedere paesaggi, stare con la gente confrontarsi prendere il treno e passeggiare. Sono cose che amo maggiormente fare, mi rende creativo, riflessivo.

Ho conosciuto Alioscia Arioli persona seria, del giro giusto ha lavorato 7 anni con Gianluca Grignani. Ali ha un ruolo importante nella mia attività artistica.

Nel frattempo, il rapporto di lavoro con il vecchio management è stato complesso quindi ciao. Un ringraziamento speciale va a Gianluca Pecchini della nazionale cantanti che mi ha prodotto diversi singoli e demotape e – anche se non sono mai stati pubblicati – mi è stato di grande supporto.

La canzone Mary Love è mia con arrangiamenti di Alioscia, è una sorta di favola una metafora dei sentimenti e comportamenti umani chiave musicale rock. Solo su social e YouTube.

Mi sento un ragazzo di strada, un autentico rocker dalla vita meravigliosamente autentica e originale. Un poeta urbano innamorato di Morrison e di Gianluca Grignani, Ungaretti e Rimbaud di scrittori, pittori, musicisti e artisti da strada.

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