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La band dei Friday Evidence ha pubblicato il suo singolo di debutto, “Mechanical Dust“, un brano che attinge influenze da artisti del calibro di Yes e King Crimson, pur cercando un suono fresco e distintivo come JaR, Steely Dan, Toto.

“Mechanical Dust” è un tour de force di rock progressivo che sfida le convenzionali firme temporali con il suo invariabile metro in 7/4 per tutto il brano, evocando un senso di urgenza e inquietudine che rispecchia il turbamento del soggetto lirico. Un ostinato schema ritmico circolare in Si minore dai tastieri si intreccia con un elettrizzante riff di chitarra, entrambi gettando solide basi per la narrazione del brano. Il ritornello transita in un territorio non convenzionale con una progressione non tonale di accordi min11, una mossa audace che completa il tema futuristico e disorientante del pezzo.

Questo brano non è solo un viaggio sonoro; è una profonda riflessione sul legame dell’umanità con la tecnologia. “Mechanical Dust” racconta una storia di ipotetica dipendenza da droghe future, personalizzate e intensificate da nanomacchine programmabili. Questo concetto funge da potente metafora per la nostra attuale dipendenza dalla tecnologia e da esame profetico della sua traiettoria. L’interazione della narrativa della dipendenza con il complesso paesaggio sonoro del brano offre un tagliente commento sulla società contemporanea e una inquietante proiezione di ciò che potrebbe attendere.

Il brano è stato registrato con l’intenzione di innovare e trasmettere un messaggio che risuoni con le attuali preoccupazioni riguardo la tecnologia e la sua influenza sulla nostra psiche e società.

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