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Dust” è il nuovo singolo/video di Paolo F. Bragaglia, musicista e compositore elettronico marchigiano, estratto dal suo ultimo album “The Man From the Lab” uscito lo scorso 5 novembre 2021 per la label Minus Habens Records. Colonna sonora di un’immaginaria serie televisiva ambientata in un laboratorio di biologia sperimentale in un mondo distopico agli inizi degli anni ’80, l’album, come uno specchio tra diversi piani spazio-temporali, offre suggestioni musicali appropriate ad evocare umori e fantasmi del nostro mondo contemporaneo, il rapporto con la trasformazione la morte e la natura, manipolata e violate in maniera immaginifica e con un un’estetica retro-futurista. Ispirandosi alle sonorità algide e sintetiche della new wave elettronica inglese tra fine 70 e primi 80, mantiene un dialogo con i suoni elettronici contemporanei per cercare di situarsi fuori dal tempo ed evitare ogni cliché manierista, anche attraverso la commistione tra synth analogici vintage e dei giorni nostri.

”Un momento evocativo e riflessivo, malinconico ed incalzante al tempo stesso. Sequenze, pad e synth si intrecciano per delineare un sentimento di pacata e leggera desolazione, dove la cristallizzazione delle morte, lo smarrimento della percezione univoca del tempo ed il senso dell’ignoto che permea il presente sono protagonisti. Paradossalmente Dust, pur essendo il primo singolo estratto dall’album, è il brano che più si discosta dal mood SciFi che permea tutto il lavoro” dichiara il musicista marchigiano sul nuovo singolo.

Compositore elettronico marchigiano nato musicalmente in un mondo analogico, Paolo F. Bragaglia giunge ai nostri giorni digitali attraverso un percorso caratterizzato dal costante interesse per la metamorfosi del suono attraverso i generi musicali.

Coinvolto nella scena storica della new wave marchigiana, ha dato vita a numerosi gruppi tra cui Tzar’s Revox e 3B Unit. L’esplorazione di nuovi mondi sonori l’ha sempre spinto a ricercare i possibili coinvolgimenti della musica con l’immagine in movimento, la scena, l’architettura. Da qui, un’intensa carriera come compositore di colonne sonore, con lavori nella danza, nel teatro, nelle gallerie d’arte, con una costante fascinazione per il confronto tra melodia e sperimentazione. Ha composto innumerevoli musiche per spot pubblicitari, documentari, musica per televisione e film proiettati in festival di tutto il mondo ed ha lavorato in numerosi spettacoli teatrali e audiovisivi. Profondamente coinvolto nell’uso delle tecnologie interattive per la fruizione della musica, ha anche ideato il progetto di realtà aumentata “Geotracks”, basato sulla geo-localizzazione di brani musicali e letture di poesie in luoghi sensibili.

Autore di otto album pubblicati, ha collaborato con un considerevole numero di musicisti, registi ed artisti e si è esibito con vari progetti in numerosi festival come Time Zones, Dancity, Cinematica, Rassegna di Nuova Musica, Spaziomusica, Ipercorpo, Beach Bum Festival, Inteatro, APP, Blooming, Mozartfest Wurzburg e in luoghi come Museo Maxxi, MACRO e Palazzo Venezia a Roma, Museo del Louvre a Parigi, Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia e Varsavia, Museo Leonardo da Vinci e Fabbrica del Vapore a Milano, Palazzo Reale a Torino e in molti altri contesti.

È inoltre fondatore e direttore del festival di musica elettronica Acusmatiq e fondatore del Museo del Synth Marchigiano dedicato agli strumenti elettronici vintage realizzati nella sua regione di origine.

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