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“Parlo troppo”, il nuovo singolo dell’artista modenese Moriel, è un brano ballabile e vivace che dietro ad un racconto autobiografico nasconde un inaspettato tentativo di liberarsi da un immaginario machista. La loquacità diventa così uno scudo contro l’imbarazzo scaturito da archetipi vetusti e da un ideale di maschio assolutamente tossico.
La strofa, guidata dal basso, ricrea l’elettricità di un flirt e porta ad uno sbottonato ritornello da discoteca. Un synth pop divertito ma deciso, determinato e mai impettito. All’improvviso la melodia cita, fra Battiato e Prezioso, Voglio vederti danzare, una manciata di note immediatamente riconoscibili che aprono l’immaginario del brano.
Moriel balla con questa affascinante sconosciuta uno scoordinato Tuca Tuca con cui esorcizzare l’ansia da prestazione e la paura dell’ignoto. In una società che vuole ogni uomo sempre pronto, senza dubbi o paure, incertezze o tentennamenti, Parlo Troppo è un inno ad un dialogo amoroso sincero e rispettoso, un invito a conoscersi davvero alla ricerca di una passione intellettuale e non soltanto meramente fisica.

Moriel è il progetto musicale, ma anche il percorso di crescita artistica e personale, del modenese Riccardo Moriello. Una ricerca stilistica costante e ben definita che mescola il lato più solare del pop radiofonico con il lato più cupo dell’elettronica europea, ad unirli il cantautorato italiano più colto da cui mutua sensibilità e ironia.
Da sempre appassionato di cinema e cuori infranti, ha già pubblicato i primi brani Emma Stone e Salvami, quest’ultimo selezionato dalla cantante Alice per il lato B del 45 giri del suo singolo Dimmi di sì.
Il nuovo EP in uscita questa primavera è già stato anticipato dai singoli Non ci ripensi mai e Segni Opposti.

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