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Dopo tre anni di silenzio discografico Picciotto torna con un doppio progetto in cui le due anime dell’artista si fondono e prendono formaMartedì 8 marzo, escono “Manila” e “AMhardcoreD”, la parte “bianca” e quella “nera” del rapper palermitano, prodotti da Gheesa per l’etichetta Lo Stato dell’Arte e distribuiti da Ingrooves per Universal Music.
“Manila” è dedicato alla sua prima figlia scegliendo l’8 marzo come data per tornare per celebrare una delle donne più importanti della sua vita, una ballad decisamente pop che racchiude tutto l’amore che un padre può provare per i propri figli. “Ci ho messo 13 anni per riuscire a scrivere, cuore in mano, un brano per la mia primogenita Manila. Scrivere ai figli non è affatto semplice, può fare male e ti obbliga a fare i conti con te stesso da un punto di vista più responsabile. Nel mio piccolo ho provato a metterla in guardia rispetto a ciò che la vita può riservarci, puntando però sul conservare l’autenticità, la purezza e la magia che crescendo spesso si smarrisce”.
Il lato più urban del rapper fuoriesce, invece, con “AMhardcoreD”, un brano crudo che va a scavare nel vissuto dell’artista. “Ci ho messo 38 anni invece per scrivere il mio personale ‘amarcord’ – racconta Picciotto – Avevo bisogno di mettere il focus su me stesso. La crasi tra le parole Amarcord e Hardcore mi ha dato lo spunto per mettermi a nudo raccontando la mia storia, anche nei momenti più bui. Non a caso è stata scritta in piena pandemia e mi è servita da monito per ricordarmi di imparare a godere del presente”.
La scelta di uscire con due brani diversi e speculari nello stesso giorno mostra un antipasto di quello che sarà il suo prossimo album: un incrocio tra Yin e Yang che si svilupperà attraverso un mix di sonorità cupe e crude unite a ballad e mood più leggeri nonostante il peso degli argomenti trattati.
I video sono curati dal collettivo Round Visuals, in quello del brano “Manila” si vede la partecipazione da protagonista della figlia di Picciotto, attraverso una sorta di “scambio di arti tra generazioni”. Nel video di “AMhardcoreD” Picciotto si trasforma in un avatar 3D che porta per mano lo spettatore nel suo mondo distopico.

Christian Paterniti aka Picciotto, rapper palermitano. Dopo 3 dischi e centinaia di concerti con la sua band GenteStranaPosse inizia un percorso solista come Picciotto producendo per l’etichetta Irma Records i dischi “Piazza Connection”, “StoryBorderline” e “TeRAPia”. Il suo è un rap di forte denuncia, nasce e si sviluppa nei centri sociali occupati. Da quindici anni si occupa di laboratori di scrittura creativa incentrati sul rap e di progetti di contrasto alla dispersione scolastica, lavorando nelle scuole e in diversi quartieri popolari di Palermo. Nel 2017 vince il premio “Musica contro le mafie” con la canzone “Amarcord 2.0”, successivamente il singolo “Capitale” viene premiato a Casa Sanremo durante il Festival, diventando poi l’inno di “Palermo Capitale della Cultura 2018”. Negli anni calca importanti palchi durante festival come il Carroponte a Milano, lo Sherwood a Padova e il Newroz a Napoli, aprendo live di artisti del calibro di Salmo, Clementino e Manu Chao ed esibendosi anche come unico guest in apertura all tour di Caparezza. Durante la pandemia, nonostante lo stop forzato non si perde d’animo e riesce a classificarsi al Secondo posto nel contest nazionale online di Real Talk e arriva come finalista del premio letterario “InediTO” con menzione speciale per la sezione autore testo canzone. Con il collettivo rap FlowHertz, da lui capitanato, rappresenta Palermo nel contest nazionale “Kuma’S Gladiators” uscendone vittoriosi e successivamente nel luglio 2021 riceve il premio “Noise Symphony Indieffusione” alle finali del concorso “Voci per la libertà” per Amnesty International con la canzone “Bimbi”. Da sempre attento a ciò che succede nella sua città, contribuisce alla crescita di tanti talenti musicali attraverso il format Palermo Suona e l’organizzazione del Beat Full Festival.

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