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Dopo “Take It Easy”, prodotto negli studi del CFM, terzo e ultimo singolo di una trilogia che anticipa l’uscita del nuovo album “Spleen” esce “Poison In My Mind”, il primo estratto del prossimo disco.
Registrato tra Milano, Palermo e Verona “Spleen” è il terzo album del cantautore Manuel Bellone. Prodotto da Gianlorenzo Mungiovino, chitarrista della band, il disco rivela una nuova identità per il genere folk da sempre proposto nella discografia di Bellone.
“Con questo disco ho deciso di non pormi limiti “o paletti” di alcun genere. Il così detto genere, appunto, è volutamente messo in disparte, lasciando spazio alla creatività e alla ricerca di suoni che potrebbero essere ritenuti “inusuali” per il genere musicale che ho sempre proposto”.
Si apre così questa grande parentesi tanto attesa, da prima della pandemia, con il brano “Poison In My Mind” una ballad dal sapore agrodolce, malinconica e sognante, con atmosfere vicine ai precedenti singoli ma con un carattere del tutto diverso che lascia immaginare un evolversi del disco inaspettato.
Songwriter indie folk palermitano, negli ultimi anni, Manuel Bellone, ha suonato in tutta Europa presentando i suoi album “Light From The Grave” e “Split Pot”, suonando nelle maggiori capitali europee spostandosi in auto letteralmente da una punta all’altra dell’Europa.

“In 365 giorni, insieme ai ragazzi della band che mi accompagnano in questa folle avventura, abbiamo suonato in: Italia, Francia, Inghilterra, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Belgio, Olanda e Polonia. Non vedo l’ora di ripartire”.

Dopo la sua prima uscita, con l’EP “Lost Every Night Alone” nel 2013, influenzato da artisti quali Ryan Adams, Bob Dylan, Gram Parson, nel 2015 pubblica “Light From The Grave”, album che promuove in Italia in primis e che porta l’artista al suo primo vero Tour Europeo, partecipando anche a diversi festival come l’internazionale Live At Heart a Orebro, il Jazz&Blues Festival a Motala, Folkest Festival, e molti altri.

Alla fine del 2016 l’uscita dell’EP live “You Need A Plan B To Stay Alive” celebra un anno e mezzo di tour ed anticipa il ritorno dell’artista in studio di registrazione con la pubblicazione di Split Pot.

“SplitPot è lo scrigno che racchiude quel che siamo stati nel corso degli ultimi dieci anni, tutto quello che abbiamo fatto e quello che abbiamo lasciato. I posti che abbiamo visitato, per lungo o breve periodo, le persone incontrate. Un antologia delle canzoni scritte in quel periodo.”

Così Manuel e band commentano il loro nuovo album “SPLIT POT”, uscito contestualmente col tour Europeo Split Pot Tour 2017 e il successivo One Eye Open Tour 2018.
Come per “Exile on Main Street” dei Rolling Stones, le registrazioni hanno avuto luogo durante quello

che si può considerare un vero e proprio ritiro musicale, nelle campagne siciliane, in una situazione completamente “Do It Yourself”.

Nel 2019 iniziano le registrazioni del nuovo disco che fanno spola tra Palermo, Milano e Verona, con la partecipazione di Gianlorenzo Mungiovino come produttore.

“Questo è un disco di svolta, dove ho cercato di allontanarmi dalla mia confort zone e sperimentare nuove sonorità, senza stravolgere però la mia identità.
Ho voluto uscire fuori dai canoni che mi ero in qualche modo involontariamente imposto.”

L’uscita del disco è stata arrestata causa Covid, ma ciò non ha impedito la realizzazione e presentazione di un nuovo singolo “a case of an endless blue” pubblicato il 14 Ottobre 2020, totalmente indipendente dall’album.


L’uscita di questo “fuori programma” ha dato il via alla produzione di nuovi brani, di stampo sempre “Home Made”, una raccolta di tre singoli che vedranno la luce prima dell’album.

Dopo il singolo “A Case of An Endless Blue”, il primo della trilogia, l’estate del 2021 vede l’uscita del secondo brano Shall We Dance. Una ballad dal gusto Folk classico contornata da sonorità contemporanee ed eteree. Una risposta più spensierata, se pur malinconica, al precedente brano, che accompagna l’ascoltatore in un “sogno di una notte di mezza estate”.

Con “Take It Easy” si conclude il percorso chiudendo il cerchio dall’inizio. Prodotto negli studi del CFM da Alessio Arena, questo brano è una rilettura in chiave più moderna e più articolata di uno dei primi singoli estratti dall’album “Light From The Grave” pubblicato nel 2015 e prodotto da Michele Chiavetta.

“Ho pensato che il modo migliore per guardare al futuro è ricordare il passato, rivolgendo uno sguardo a tutto ciò che ti sei lasciato alle spalle, cercando di trarne gli insegnamenti più utili e custodire i ricordi migliori.”

Così si conclude questa parentesi, un ciclo infinito che riparte dalla casella del via e che apre la strada al prossimo percorso, irto o meno che sia, l’uscita del nuovo disco.

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