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Quando pensiamo al Natale abbiamo la tendenza a soffermarci su quello che è il lato più consumistico e superficiale delle festività. L’albero sotto cui vengono posizionati i doni e la stessa figura di Babbo Natale hanno fuorviato nell’immaginario collettivo quello che è il vero spirito delle feste. 

A Natale si festeggia la nascita di Gesù Bambino che rappresenta l’intervento di Dio nella vita dell’uomo, portatore di pace e di salvezza per l’umanità. Dio che diventa carne e sangue e che si sacrifica per l’uomo.  Il racconto della sua nascita è un viaggio verso il nostro cuore affinché si apra ad una fratellanza universale in cui siamo tutti uguali in quanto tutte creature di Dio.

E’ proprio a questo aspetto del Natale che si ispira Edoardo Tincani per il suo ultimo singolo intitolato “Ritorniamo a Betlemme“. In questo originale brano rock l’artista italiano ripercorre il cammino dei Magi e dei pastori per assistere alla nascita del salvatore dell’umanità.

Un percorso effettuato sotto le stelle che ci conduce a quell’evento che solleva le persone dai propri affanni e che ha cambiato per sempre il rapporto dell’uomo con il divino. Il brano è stato pubblicato dall’etichetta italiana Artisti Online di Marco Gatti che si è occupato del vivace arrangiamento.

Il brano si apre con un suono di carillon che ci immerge in una dimensione contemplativa che è il legame simbolico con lo spirito pacifico e unificatore del Natale. Il pezzo prende una svolta inaspettata con l’ingresso della voce che compie la sua narrazione su un ritmo rock’n’roll incalzante e dinamico. L’artista utilizza il linguaggio energico e positivo del surf-rock per raccontarci di quella notte stellata in cui venne alla luce il figlio di Dio.

Il ritorno a Betlemme auspicato da Edoardo Tincani è un appello sorridente al vero spirito delle feste di Natale, un messaggio di pace e speranza per tutta l’umanità. Il brano appare come una gioiosa celebrazione della nascita di Gesù.

Nella seconda metà della canzone c’è una parentesi riflessiva che rappresenta l’arrivo alla grotta dei Magi e dei pastorelli. L’adorazione della Vergine Maria e di Gesù Bambino sono resi musicalmente dal dolce suono del pianoforte che con le sue armonie crea un’atmosfera placida e luminosa che descrive il miracolo della nascita di Cristo, destinata a cambiare il destino del mondo.

La coda della canzone vede tornare i toni gioiosi e brillanti del ritornello che riportano l’attenzione dell’ascoltatore al quel clima di festosa felicità che il brano ha voluto celebrare.

Una canzone leggera e brillante che ci ricorda il vero significato del Natale.

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