ROSE BETTS: fuori il secondo album “There Is No Ship”

Se i tuoi 20 anni sono un lampo di notti ubriache e decisioni sbagliate, i tuoi 30 anni sono un’occasione per riflettere, per imparare e ridere. La visionaria del pop celtico Rose Betts estrae nuovi capitoli di vita con umorismo e cuore in ‘There Is No Ship’, l’accattivante secondo album in arrivo il 7 marzo.
Attingendo alla sua eredità irlandese, la cantautrice di origine inglese, residente a Los Angeles, reinventa melodie e ritmi celtici tradizionali per i fan del pop contemporaneo. In ‘There Is No Ship’ Rose cattura uno spirito sfrenato, mentre si sovrappone a toni alt-pop raffinati.
Rose Betts si distingue come artista scrivendo e producendo ogni suo brano. E’ un talento multitasking, in grado di occuparsi della produzione, di suonare più strumenti e di seguire l’architettura lirica. L’approccio poliedrico di Rose alla produzione musicale non solo mette in mostra il suo talento, ma risalta anche le qualità da scrittrice, fatta della stessa stoffa di Sting, Sarah McLachlan o Billy Joel.
Nel 2021 l’acclamato regista Zack Snyder la arruola per eseguire e produrre la sigla di Flash per il suo ‘Directors Cut’ di Justice League. Dopo il suo disco di debutto nel 2022, ‘White Orchids’, e un’altra collaborazione di profilo con Snyder sulle sigle di Rebel Moon, ‘There Is No Ship’ inizia a prendere forma, all’inizio del 2023, quando Rose affitta una cabina vicino al lago Arrowhead a Crestline, in California. Qui, comincia ad ascoltare il suo lato irlandese, a farlo uscire allo scoperto e così, ogni volta che torna al lago, scrive quattro o cinque canzoni.
Registrando a Los Angeles e Nashville, Rose ha chiesto al produttore Mark Siegel di aiutarla ad affinare il suono di ‘There Is No Ship’, il cui titolo fa riferimento a J.R.R. de ‘Il Signore degli Anelli’ di Tolkien. “C’è una battuta che il personaggio elfico Arwen dice quando ha preso la decisione di restare indietro, rinunciare alla sua immortalità e vivere una vita umana in modo da poter stare con l’uomo che ama”, dice Rose. “E’ una frase semplice: ‘non c’è nave che possa portarmi via da qui.’ Il modo in cui ho scelto di interpretare la frase per questo progetto è che ci sono alcune cose da cui non puoi essere portato via, ci sono cose di te che non puoi cambiare. Il luogo in cui sei cresciuto, la città che ti ha formato, il tuo paese, la tua eredità. Per me, il potere di queste cose è diventato ancora più evidente da quando mi sono allontanata da loro, l’Inghilterra sarà sempre la mia patria, il mio cuore apparterrà sempre a quella terra.”
La straordinaria collaborazione tra Rose e Mark è al centro della commovente ballata ‘Take This Body Home’, che cita la tradizionale benedizione irlandese: “che la strada si alzi per incontrarti, che il vento sia sempre alle tue spalle”. Scritto inizialmente per elogiare il suo defunto nonno, il brano è un inno compassionevole a una complicata relazione familiare. “La morte è piena di affare incompiuti e cose non dette. Questa canzone è diventata la mia espressione di ciò. Ha vissuto con me per alcuni anni. E’ stato così emozionante registrarla, ho sentito la presenza di tutte le persone che amavo in studio. Ho faticato a superare quelle prime riprese vocali, ma la realtà è che sento la responsabilità di essere un cantautore e questo vuol dire andare in quei luoghi in modo che l’ascoltatore possa seguirli. Dobbiamo cercare di essere le guide per il viaggio emotivo, l’autoriflessione e la scoperta dell’ascoltatore posando le pietre del selciato perché li seguano” afferma Rose.
Nella galoppante ‘Come Away’, Rose osserva il passare del tempo e di come questo ha influenzato il suo percorso, discostandosi da quello dei suoi amici. “Ciò che il mondo si aspetta è un peso enorme da sopportare. Siamo tutti così diversi e vogliamo tutti cose diverse ed è facile cadere in trappole cercando di soddisfare la norma. Penso che il compito di un artista sia lottare contro queste botole, o almeno esaminarle man mano che arrivano”.
‘Doodles’ è un entusiasmante inno da pub ma altrettanto riflessivo, perché Rose elenca “gli scarabocchi che annullerei. Arriva un punto tra i 20 e i 30 anni in cui puoi vedere molto chiaramente gli errori e riderne. Ciò che amo della musica irlandese è che è sempre agrodolce, dolore e gioia coesistono e sono spesso simultanei. Anche se ‘Doodles’ è una canzone divertente, parla di come il bere abbia due facce” continua Rose.
Mentre ‘Doodles’ e ‘Come Away’ guardano indietro, ‘Running’, ispirata a Kate Bush, corre avanti, con Rose che rimugina sulla sua nuova vita, lontano da casa, a Los Angeles. In ‘Alderidge Creek’ il trillo vocale di Rose si sovrappone ad archi, a una chitarra acustica frizzante e al ricco sottofondo corale che racconta la storia di due amanti che fuggono per stare soli, solo per un giorno.
Infine, ‘You Never Looked Back’ trafigge l’esperienza labirintica degli appuntamenti online, chiedendosi sinceramente cosa avrebbe potuto essere. “Ho vissuto la mia giusta dose di incontri, con alti e bassi, che possono essere anche piuttosto dolorosi, ma comunque umanamente essenziali. E’ più una canzone ammiccante e giocosa che una canzone di amarezza, è un inno alle persone che davvero vogliono trovare qualcuno e sono disposti a mettere il proprio cuore in gioco”.
Mentre Rose celebra la sua eredità celtica con commovente emozione ed una analisi del passato, alla fine abbraccia un nuovo capitolo di vita e ‘There Is No Ship’ dimostra che casa, amici e famiglia sono solo a una canzone di distanza.
Figura celebre nella scena musicale londinese, Rose Betts si trasferisce a Los Angeles durante la pandemia, innescando un aumento vertiginoso sui social media. Nel 2021 Zack Snyder la arruola per eseguire e produrre la sigla di Flash per il suo ‘Directors Cut’ di Justice League, a cui fa seguito quella di ‘Rebel Moon’. Il disco di debutto, ‘White Orchids’, arriva nel 2022 con Warner Chappell e contiene il successo virale ‘Driving Myself Home’ e la hit ‘Irish Eyes’. Nel 2023 i consensi di Rose sono aumentati vertiginosamente, con oltre 20 milioni di streaming ed oltre 50 milioni di visualizzazioni su TikTok. Con una vasta tournée in tutto il Regno Unito, comprese le esibizioni a Glastonbury e LFEST e locali prestigiosi come The Troubadour e Ronnie Scott, Rose conquista anche Los Angeles, con un tutto esaurito al The Moroccan Lounge.
