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Lunedì 27 novembre esce l’EP “Pyroxene”, debutto discografico sulla media distanza della cantautrice polistrumentista parmigiana Roxenne, al secolo Rebecca Magri.

Con “Pyroxene”, Roxenne ci invita nelle sue intime esperienze, osservate attraverso una lente allucinatoria con cui vuole esorcizzare i propri demoni attraverso la catarsi psichedelica per arrivare ad una più profonda conoscenza di sé. Questo viaggio cosmico è caratterizzato da armonie ipnotiche e testi che fanno trapelare vulnerabilità: una via di fuga nell’intimità trasfigurata dallo spazio cosmico.

Roxenne, traendo ispirazione dalle delicate voci di Lana Del Rey e Beth Gibbons, unite all’ipnotico acid rock di band come Black Rebel Motorcycle Club, Black Angels e Tame Impala, riesce ad esprimere abilmente le proprie istanze in paesaggi sonori atmosferici contrappuntati da chitarre pungenti e sintetizzatori concitati. La sua voce, dolce e armoniosa, scivola sopra tappeti onirici conducendo l’ascoltatore nei più reconditi meandri della sua mente.

I singoli “Pyroxene” e “Supreme Soft Porn Meditation For Young Space Soldiers” esemplificano l’approccio ispirato alla fantascienza di Roxenne. I loro ritmi quasi trance e le loro melodie lussureggianti fanno viaggiare nell’iperspazio. Eppure, al di sotto della superficie sognante, si celano testi introspettivi che elaborano ricordi dolorosi. Tracce come “Savoir-faire” e “Chimismo” si tuffano in un territorio emotivo cupo, con parti strumentali dinamiche che possono rievocare il miglior rock alternativo italiano.

“Chimismo” è un brano che denuncia quelle persone che, vittime delle proprie paranoie, puntano il dito su ciò che li circonda condannando coloro che amano, abbandonandosi alla follia data dalla paura;
“Pyroxene” racconta un momento di rottura nella mia vita ed è rappresentato, nella metafora sci-fi del videoclip, da un’astronave che entra in collisione con una tempesta di meteoriti rovinando al suolo. L’astronauta, dopo l’ammaraggio, è da sola in un territorio ostile e sarà costretta a compiere una scelta;
“Supreme Soft Porn Meditation For Young Space Soldiers”: Il rapporto tra i due sessi in chiave sci-fi: la figura maschile è un soldato spaziale che deve imparare a resistere alle difficili sfide che l’universo può presentargli;
“Savoir-faire”: Una relazione tossica, i sacrifici per mantenerla in vita nonostante tutto, per poi porvi fine irrimediabilmente. È questo il quadro rappresentato dal brano, lo strappo che ha procurato crepe nell’anima;
“Selvatica” è un brano di autoaffermazione, un esame di coscienza, una presa di posizione. Per parlare a se stessi chiedendosi di trarre forza dalla propria solitudine.

Roxenne è Rebecca Magri, cantante, polistrumentista e compositrice parmigiana. Esposta ad una vasta gamma di generi musicali fin dall’infanzia, dal rock alternativo italiano degli anni 90 al pop psichedelico di matrice americana, ha iniziato a scrivere musica da adolescente. Dopo collaborazioni con artisti come Boris Williams, Jem Tayle, Cristiano Godano, Roberto Dellera, Tin Woodman ed esperienze in band come AyahuascA, Kaptain Preemo, Hapnea e Upupayāma, avvia il suo progetto solista nel 2021, fortemente caratterizato nel sound da sintetizzatori analogici, chitarre vorticose e voci melodiche. La sua musica è un costante viaggio introspettivo, fatto di furore e lussuria, volto a fortificare una personalità sensibile e vulnerabile.

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