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Samuele Esaltato, il cantautore romano noto per la sua maestria nel coniugare musica e letteratura, torna in radio e nei digital store con due nuovi singoli, “Senza Stramazzare!” e “Blues all’italiana“.

Questi brani, non solo consolidano la sua posizione unica nel panorama musicale italiano, ma arricchiscono anche la sua palette espressiva, toccando tematiche profonde con una sensibilità e una sincerità inconfondibili.

Dopo aver conquistato il cuore del pubblico e l’approvazione della critica con “Un Maledetto”, nato dalla lettura della raccolta lirica “I fiori del male” di Charles Baudelaire, e “Lupo della steppa”, ispirato all’omonimo capolavoro di Herman Hesse, il poliedrico cantautore e musicista capitolino continua il suo viaggio esplorativo attraverso le complessità dell’animo umano. In “Senza Stramazzare!”, troviamo un’incisiva critica sociale contro gli abusi di potere. Il testo del brano, sin dai versi di apertura «Cinque del mattino strada di campagna, “By this river” di sottofondo che m’accompagna e una leggera angoscia dentro», evoca un’atmosfera di riflessione e introspezione, portando alla luce la lotta interiore contro le ingiustizie e le iniquità della società.

Il ritornello, con la frase chiave «Nessuno l’ha mai fatta franca, senza stramazzare», risuona come un monito universale, sottolineando che alla fine del percorso, la giustizia, in qualche modo, ripristina l’equilibrio. Questa canzone è un inno di speranza per chi cerca di navigare in un mondo di soprusi, incoraggiando a rimanere fedeli ai propri principi.

Nel brano, Samuele Esaltato tocca con cruda e disarmante eleganza una delle corde più sensibili della nostra società moderna, analizzando in musica l’ossessione per il mondo digitale. «Questa vita ad abbonamenti ci sta ammazzando. Ci si tuffa nel social come se fosse un parco a premi per vincere poi una manciata di falsa approvazione»: parole che rivelano un’acuta consapevolezza dell’artista sull’effimero e l’illusorio di un apprezzamento superficiale ottenuto attraverso i social media. Il confronto tra la vita quotidiana e un “parco a premi” dove ci si immerge per ottenere “una manciata di falsa approvazione”, è una metafora incredibilmente potente che illustra il crescente divario tra la realtà e la percezione online. Esaltato, coglie l’essenza di un mondo in cui l’autenticità sembra essere sacrificata sull’altare dell’accettazione sociale digitale, offrendo un commento incisivo su come le piattaforme online possano distorcere il nostro senso di autostima e appartenenza.

In questa intensa e riflessiva analisi, Samuele Esaltato non solo dimostra la sua abilità nell’intrecciare sapientemente le parole, ma mette anche in luce la sua profonda comprensione degli impatti psicologici e sociali del vivere in un’era dominata dalla tecnologia. Con “Senza Stramazzare!”, l’artista si conferma un musicista di talento, ma anche un narratore moderno che esplora e sfida le dinamiche della nostra contemporaneità.

Nel secondo singolo, “Blues all’italiana”, il cantautore capitolino si addentra nelle tormentate pene d’amore con una sincerità toccante. La canzone, che si apre con l’immagine di un finestrino infranto e una notte di riflessioni, è un viaggio emotivo attraverso il dolore della perdita e la solitudine. «I giorni quando non ci sei sono meno chiari, l’impossibilità di farci una risata su è straziante»: questa introduzione suggestiva e intensissima, parla direttamente al cuore di chi ha sperimentato l’amore perduto e la struggente nostalgia per ciò che è stato.

In “Blues all’italiana”, Samuele Esaltato presenta un verso che cattura l’essenza del brano con sublime semplicità: «Sarò pure blu ma non mi importa». Questa frase, apparentemente semplice, racchiude in sé un mondo di significati. Rappresenta l’accettazione del dolore, tipico del blues, e una dichiarazione di resilienza. Essere “blu”, tratto dall’espressione inglese “I’m feeling blue” utilizzata per descrivere lo stato d’animo di chi si sente depresso, triste o giù di corda spesso senza conoscerne il motivo, nel brano evoca istantaneamente echi di malinconia e tristezza, sentimenti che sono spesso al centro delle canzoni blues. Tuttavia, l’affermazione “ma non mi importa”, rivela una forza interiore, una sorta di sfida lanciata alla sofferenza. Esaltato, qui si dipinge come un artista che, pur riconoscendo il proprio stato emotivo, sceglie di non lasciarsi sopraffare da esso.

Questo passaggio del testo è un potente messaggio di autodeterminazione e resilienza. Samuele Esaltato non solo esplora i territori emotivi del rifiuto e della delusione amorosa, ma lo fa con un’attitudine che sfida le convenzioni, dimostrando che è possibile affrontare il dolore e al tempo stesso mantenere la propria forza e indipendenza emotiva.

“Blues all’italiana”, si delinea quindi non solo come un’espressione di vulnerabilità, ma anche come un inno all’autonomia emotiva e alla capacità dell’individuo di navigare attraverso i propri stati d’animo, mantenendo l’integrità e la forza di spirito.

Samuele Esaltato, con questi due nuovi singoli, oltre a riaffermare la sua capacità di fondere armoniosamente musica e poesia, dimostra anche una crescente maturità espressiva. La sua voce, unica nel panorama musicale italiano, continua a raccontare storie che risuonano con forza e autenticità, offrendo un rifugio sonoro, una carezza sensoriale per chi cerca conforto e comprensione nelle canzoni.

“Senza Stramazzare!” e “Blues all’italiana”, seppur profondamente diverse nella loro essenza, sono entrambe manifestazioni autentiche della cifra stilistica eclettica di Samuele Esaltato. Pur seguendo percorsi musicali distinti, entrambi i brani convergono nell’espressione della personalità artistica multiforme del cantautore romano. “Senza Stramazzare!”, con la sua forte critica sociale e introspezione, e “Blues all’italiana”, con la sua esplorazione emotiva e melodia evocativa, illustrano la capacità di Esaltato di navigare attraverso una varietà di temi e sonorità, mantenendo sempre un’impronta inconfondibilmente propria.

Con queste release, Samuele Esaltato avvalora il suo ruolo di narratore contemporaneo, ma anche la sua posizione come innovatore nel panorama musicale italiano.

Samuele Esaltato è un cantautore, musicista e attore romano. Imbraccia la sua prima chitarra tra i banchi di scuola e, nel 2017, dopo aver studiato lo strumento sia da autodidatta che in accademia, si forma in recitazione, movimento scenico, fondamenti di dizione e fondamenti di studio del personaggio presso la “Scuola di Imprenditori di Sogni” diretta da Sergio Basile. Le sue influenze musicali risiedono nella Canzone d’Autore italiana, in particolare nell’assiduo ascolto di alcuni tra i più iconici cantautori del panorama musicale nazionale, quali Fabrizio De André, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, Lucio Dalla ed Ivan Graziani. La sua tecnica chitarristica, pregna di sonorità hard rock e blues, si ispira invece a figure internazionali come Gary Moore, Eric Clapton, Rory Gallagher, Stevie Ray Vaughan, Chuck Berry, JJ Cale, B.B. King, Freddie King, Robert Johnson, Buddy Guy ed Albert Collins. Dopo svariate esperienze in qualità di attore, musicista e interprete, nel 2020 pubblica sui digital store il suo primo singolo, “Un Maledetto”, nato dalla lettura della raccolta lirica di Charles Baudelaire “I fiori del male”, seguito, due anni più in là, da “Lupo della steppa”, un’intensa riflessione sulla natura umana, liberamente ispirata al capolavoro introspettivo di Herman Hesse “Il Lupo della Steppa”, attraverso cui Samuele Esaltato invita a meditare sulla sempre più frequente incapacità di ricercare stimoli all’interno di noi stessi, fornendo uno spaccato realistico non soltanto su un’inerzia figlia di scontri emotivi ancor prima che sociali, ma anche sull’asetticità e la sterilità interiore che ne conseguono, incoraggiando l’ascoltatore a riprendere in mano la propria vita partendo dalla libertà, la libertà di essere ed esprimere la propria vera natura, con cui riconferma la sua cifra stilistica nell’impeccabile commistione tra musica e letteratura.

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