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«Doing Nothing nasce prima della complessa situazione attuale ed è pensato per il piacere dei musicisti che lo suonano e del pubblico che lo ascolta, lo abbiamo inciso alla fine di dicembre e mixato in gennaio appena prima delle restrizioni dovute al virus.

Nessuno sa cosa accadrà ma dovremo tornare alla normalità e dovremo tornare a stare insieme, abbracciarci, suonare, cantare, ballare come non ci fosse un domani e questo disco ha proprio il sapore del piacere di stare insieme e dell’importanza della condivisione. Come tutte le mie produzioni, anche questa non è legata alle mode e alle tendenze del momento e quindi non teme il tempo ma con esso convive in armonia. Proprio per questi motivi non c’era momento migliore per far uscire Doing Nothing».

Esce durante la Fase 2 del Lockdown il nuovo disco di Alex Savelli, ed è un nuovo corso anche per lui: dopo i numerosi e significativi apprezzamenti raccolti da Gettare le basi, l’esperimento rock-jazz con Massimo Manzi, il musicista bolognese torna al grande rock con il trio NoStress in uno splendido disco registrato dal vivo in una torre medievale e caratterizzato dal senso di libertà che da sempre contraddistingue i suoi lavori.

Dodici brani, tra cui The secret, Days e See you later risalenti al primo Lp dei gloriosi Pelican Milk, registrazione in presa diretta piena di feeling ed energia, formazione a quartetto con due chitarre, basso e batteria, mastering realizzato a Los Angeles da Alex Elena: Doing Nothing è un lavoro di passione, amore per la musica e per il proprio lavoro, oggi che più che mai in una situazione di difficoltà e rischio.

Sottolineano Savelli e i NoStress: «Abbiamo scelto brani che ci saremmo divertiti a suonare live, è stato il must di questa produzione insieme allo spirito di band, ci è sembrato normale puntare su una presa diretta per trasmettere a pieno questi messaggi sani in un’epoca in cui sono tutti bravissimi a fingere e la tecnologia offre infinite possibilità per nascondere i propri limiti. Abbiamo messo sul piatto pregi e difetti perché eravamo certi che i primi avrebbero prevalso sui secondi. E’ un disco rock di canzoni ma di facile ascolto proprio perché ha in sè il calore di una situazione acustica e la verità e l’energia del live».

Polistrumentista e produttore di esperienza ormai trentennale, fondatore a Londra del 1999 dei Pelican Milk, Alex Savelli nel corso degli anni ha collaborato con Eddie Kramer, Simon Painter, Paul Chain, David Eserin, Ares Tavolazzi, Massimo Manzi, Andrea Giomaro, Gianpiero Solari, Elyan Fernova e tanti altri. I NoStress sono nati nel 2013 dopo una lunga esperienza come singoli nella scena bolognese sin dai primi anni ’90: abilissimi nella reinterpretazione di pezzi rock, funk, pop e etnici, alla fine del 2019 sono tornati ad occuparsi di musiche originali con Savelli.

Una collaborazione inevitabile, sottolinea Alex: «Avevo già in mente, dopo la produzione Savelli/Manzi, di realizzare un disco acustico con chitarra e voce; non sapevo bene di che tipo, la sola cosa che sapevo è che, essendomi trasferito in una torre medievale un anno fa come naturale evoluzione del mio percorso di vita e artistico, volevo incidere un disco in mezzo a quelle pietre antiche e quei legni caldi, su quelle colline. Abbiamo scelto i brani insieme ai NoStress suonando all’aperto dopo splendidi pranzi e cene estivi, abbiamo scartato molto per arrivare all’attuale scaletta. I brani dovevano essere stimolanti per tutti, questa era la prerogativa fondamentale, è stato un processo condiviso dall’inizio alla fine».

Le rock song di Doing Nothing attraversano vari generi, dall’hard al folk-rock, dalla psichedelia al blues, e evocano una narrazione che assume un valore ancora più significativo nell’attualità: «Mi piaceva l’idea di realizzare un album di storie e alla fine, come spesso accade, un filo le collega tutte e tutte trovano un senso. Parlano di storie d’amore andate male, di altre che resistono nonostante i mille problemi, di ambientalismo, inerzia collettiva e scelte che devono riportarci al senso profondo dell’esistenza e richiedono il coraggio di tutti. Tutti i testi hanno assunto un significato ancora più potente e vero a causa dell’epoca che stiamo vivendo, anche gli stessi brani di Pelican Milk di vent’anni fa si sono dimostrati estremamente attuali e significativi».

Alex Savelli Polistrumentista e produttore, si dedica alla musica e all’arte fin da bambino, le sue passioni sono il disegno e la chitarra, che pratica da ormai trent’anni, occupandosi principalmente di rock, psichedelia, prog, space ed improvvisazione pura, con escursioni nel mondo del cantautorato con vari nomi e varie band. Nel 1999 a Londra fonda la band Pelican Milk e realizza vari album in collaborazione con Eddie Kramer, Simon Painter, Paul Chain, David Eserin, Ares Tavolazzi, Massimo Manzi, Andrea Giomaro, Gianpiero Solari, Elyan Fernova e tanti altri. Tra il 2005 ed il 2014 realizza svariati progetti con l’associazione Le Nuvole e altre realtà indipendenti. Due progetti riscuotono particolare interesse: il primo è L’onda, storie italiane di uomini e chitarre, che segna il ritorno di Alex alla collaborazione con l’amico e produttore Danilo Malferrari; il secondo è l’esperienza artistica Gli Arroccati, con esposizioni in tutta Italia. Nel 2019, insieme al batterista Massimo Manzi, Alex coinvolge fior di musicisti come Ivano Zanotti, Massimo Tagliata, Pippo Guarnera, Antonio Stragapede, Carlo Maver, Luca Fattori, Guglielmo Pagnozzi e tanti altri per l’album Gettare le basi, debutto del duo Savelli/Manzi con Radici Music Records che ottiene ottimo successo di critica e grande attenzione. Nel 2020 Alex è impegnato ad ultimare le incisioni del suo progetto Savelli/Zanotti con il batterista Ivano Zanotti e ha sempre in programma la collaborazione artistica con il laboratorio Ceramiche Pompucci di Pesaro, rinviato a causa emergenza Covid 19. A maggio pubblica Doing Nothing con Savelli/Nostress. Dodici brani acustici in formazione due chitarre, voci, basso e batteria: tre brani rivisitati del primo disco di Pelican Milk e nove inediti arrangiati con la band bolognese Nostress. Nel 2020 Alex è impegnato ad ultimare le incisioni del suo progetto Savelli/Zanotti con il batterista Ivano Zanotti e ha sempre in programma la collaborazione artistica con il laboratorio Ceramiche Pompucci di Pesaro, rinviato a causa emergenza Covid 19. A maggio pubblica Doing Nothing con Savelli/Nostress. Dodici brani acustici in formazione due chitarre, voci, basso e batteria: tre brani rivisitati del primo disco di Pelican Milk e nove inediti. Sempre nei primi giorni di maggio Alex torna a lavorare a distanza con Simon Painter ad una produzione che ripartirà da alcuni brani di South Enough per arrivare a nuove composizioni del duo che fondò la band.

NoStress Trio nato nel 2013, composto da Jeanine Heirani, Paolo Lapiddi, Max Bertusi. I tre sono attivi come singoli nella scena bolognese sin dai primi anni 90 con varie esperienze professionali in studio e dal vivo in ambito rock, pop, funk ed etnico. I Nostress si sono divertiti a riarrangiare brani rock e pop di vari stili ed epoche, spesso famosi ma poco utilizzati, nello stile minimalista tipico di un trio acustico, senza disdegnare qualche serata a sorpresa con strumenti elettrici, con coinvolgimento e riscontro da parte del pubblico. Da dicembre 2019 sono tornati ad occuparsi di musiche originali con Alex Savelli, partecipando al suo album Doing Nothing.

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