Print Friendly, PDF & Email

Da quel singolo “L’incrocio del diavolo” di sfacciati classicismi blues che ha rotto un poco i silenzi della pandemia, improvvisamente il lavoro della cantautrice toscana Silvia Conti ha preso derive rock assai ruvide, roots, americane. Nasce così quello che lei stessa definisce un altro disco, lontano dalle previsioni iniziali di suono e di forma.
Tantissime le citazioni, caratteristica che si rende evidente sin dall’immagine di copertina, citazioni che colorano ogni brano, disseminate ovunque, quasi una gara nel saperle rintracciare tutte.
E poi le tematiche: dalla condizione femminile all’intelligenza emotiva, dal bullismo all’accoglienza, senza, ovviamente, emettere nessuna sentenza od offrire soluzioni ma cercando una partecipazione collettiva che, sfortunatamente, è sempre più difficile da incontrare.

Oltre ai già citati Mangione e Boni, con Silvia Conti hanno suonato anche Lorenzo Forti, Fabrizio Morganti, Lele Fontana, oltre all’amichevole partecipazione ai cori di Marco Cantini, Cristina Banchi, Mani Naimi e, non ultima, la meravigliosa voce di Marilena Catapano nei cori e nel canto di “Inverno 1944 (Mačkatica)”.

Si intitola “Gli anni sprecati” libro scritto dal padre di Silvia Conti nel 1989 e che troverà finalmente la pubblicazione in concomitanza proprio con l’uscita di questo suo nuovo disco di inediti. Per quanto siano due opere che avranno una vita distinta l’una dall’altra, sono comunque mondi ed espressioni artistiche unite da una stessa sostanza: ovvero uno sguardo sul mondo e sull’umanità che lo abita. Tante le connessioni come accade nel brano “Inverno 1944 (Mačkatica)”, direttamente ispirato a uno degli episodi raccontati nel libro.

Non è solo la conclusione di tutto l’ascolto ma è anche e soprattutto la conclusione del percorso umano di entrambi, di un padre e di sua figlia… il percorso di due partigiani.

Silvia Conti è una cantautrice e attrice teatrale italiana.
Nel 1983 vince il Festival di Castrocaro.
Nel 1985 partecipa al Festival di Sanremo.
Dagli anni 90 collabora con artisti quali Le Orme, Bandabardò, Tiziano Mazzoni, Whisky Trail, Marco Cantini e intensifica la sua attività teatrale.

Nel 2017 esce “A piedi nudi (psichedeliche ipnotiche nudità)” il suo primo disco da autrice e interprete, che riscuote un notevole successo tra la più autorevole critica di settore.
Nel 2020 esce il singolo “L’incrocio del diavolo” che avrebbe dovuto anticipare l’uscita del nuovo album resa però impossibile dalla pandemia.
Nel 2021 esce il singolo “Il filo d’argento (per Enrico)”, brano dedicato a Enrico Greppi, frontman della Bandabardò, scomparso proprio quell’anno.

Nel dicembre del 2023 esce il nuovo video, “Lucciola” ad anticipare l’uscita del nuovo disco di inediti dal titolo “Ho un piano B” prevista per l’8 gennaio 2024.

Share Button