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Il 5 novembre 2021 esce “The Insurrection Blues”, il ventesimo album del leggendario bluesman e maestro della chitarra acustica Corey Harris. Il disco, pubblicato e distribuito dalla Bloos Records, è disponibile nei negozi, in tutti gli stores online.

Si tratta dell’ultimo lavoro discografico del cantante, chitarrista e compositore che dal 1995 ad oggi ha inciso e suonato con molti dei nomi più importanti della scena blues mondiale come BB King, Taj Mahal, Buddy Guy, R.L.Burnside, Ali Farka Toure, Dave Matthews Band, Tracy Chapman, Olu Dara, Wilco e altri, esibendosi in tutto il Nord America, Europa, Brasile, Caraibi, Africa orientale e occidentale, Asia, Australia e Nuova Zelanda.

A tre anni di distanza dalla sua ultima uscita discografica, l’artista torna con un’opera in acustico contenente 14 composizioni tra inediti e rivisitazioni di brani appartenenti alla tradizione afroamericana. Inciso in presa diretta ed eseguito esclusivamente voce e chitarra, il disco racchiude al meglio lo spirito del Blues nella sua forma più essenziale e primordiale.

“The Insurrection Blues” è il risultato di una sessione eseguita il 21 Maggio 2021 ad Atri, in Abruzzo, luogo in cui l’artista ha vissuto in questi anni di pandemia prima di tornare negli Stati Uniti, e vede anche la collaborazione dell’ armonicista Phil Wiggins e del mandolinista Lino Muoio su due brani che compongono il disco.

Nel corso della sua carriera Harris ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra questi il “Premio alla genialità” MacArthur Fellowship – dalla John D. e Catherine T. MacArthur Foundation e il “Dottorato onorario” in musica dal Bates College nel Maine. È stato protagonista nel film di Scorsese “Feel Like Going Home” ed ha collaborato con Billy Bragg nella serie di album “Mermaid Avenue”.

In “The insurrection Blues” Harris porta con sé un messaggio basato sugli eventi profondamente inquietanti avvenuti a Washington DC il 6 gennaio 2021. Nonostante i brani contenuti nel disco non siano esplicitamente collegati a questi avvenimenti, lo stato d’animo e i sentimenti scaturiti in lui hanno comunque influenzato l’intero album.

“Come afroamericano che vive in America, e come discendente di schiavi che hanno costruito questo paese, sto cercando di comprendere i meccanismi di sopravvivenza che hanno portato le persone a perseverare nei momenti difficili. E quando penso a questo, ho sempre in mente il Blues. Insurrection Blues è uno sguardo inflessibile al desiderio e alla distruzione dell’America del 21° secolo.” (Corey Harris)

Corey Harris è un chitarrista, cantante, cantautore e band leader che ha ritagliato la propria nicchia nel blues. Cantante dalla voce possente e chitarrista affermato, si è esibito nella maggior parte dei locali e Festival del Nord America, Europa, Brasile, Caraibi, Africa orientale e occidentale, Asia, Australia e Nuova Zelanda. Inizia la sua carriera come cantante di strada a New Orleans, viaggiando in tutto il sud degli Stati Uniti. Poco più che ventenne si trasferisce per un’anno in Camerun, esperienza che avrà un profondo effetto sui suoi lavori futuri. Ha registrato molte vecchie canzoni della tradizione blues, creandone anche una visione originale, aggiungendo influenze dal reggae, dal soul, dal rock e dalla musica dell’Africa occidentale. Il suo disco del 1995, Between Midnight and Day, è un tributo alla tradizione del blues acustico. I lavori successivi, come Greens From the Garde, Mississippi to Mali, e Daily Bread mostrano la maturazione di Harris da interprete a cantautore. Alcune delle sue composizioni fantasiose sono caratterizzate da un eclettismo deliberato; altre opere rimangono fedeli alla tradizionale formula blues di voci avvincenti e chitarra down-home. Con un piede nella tradizione e l’altro nella sperimentazione contemporanea, Harris è una voce davvero unica nella musica contemporanea. Ha inciso e suonato con molti dei migliori nomi della musica come BB King, Taj Mahal, Buddy Guy, R.L.Burnside, Ali Farka Toure, Dave Matthews Band, Tracy Chapman, Olu Dara, Wilco, e altri. Le sue registrazioni aggiuntive includono Fish Ain’t Bitin’, Vu-Du Menz, Downhome Sophisticate, Zion Crossroads, blu black, Fulton blues, Live at New Orleans Jazz Fest, Free Waterway, Louisa County Blues. Nel 2003 Harris è stato protagonista e narratore del film di Martin Scorsese, “Feel Like Going Home”, che ha tracciato l’evoluzione del blues dall’Africa occidentale al sud degli Stati Uniti. Nel 2007, gli è stato assegnato dalla Fondazione John D. e Catherine T. Macarthur un premio di 500,000 dollari. Comunemente chiamato come “Premio alla genialità”, il “Macarthur Fellowship” è il sussidio annuale, che riconosce gli individui da una vasta gamma di discipline che mostrano creatività, originalità e impegno per il lavoro innovativo continuo. Harris è stato descritto come un artista che “forgia un percorso avventuroso segnato da eclettismo deliberato”. Nello stesso anno gli fu anche conferita una laurea honoris causa in musica dal Bates College, a Lewiston, Maine.

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