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Dopo il successo dello scorso anno, esce “The Shape of Piano to Come, Vol. 2“, seconda compilation per pianoforte targata INRI CLASSIC, l’etichetta internazionale dedicata alla musica strumentale, nata con lo scopo di guardare al mondo della musica classica in modi inaspettati, con la curiosità e il coraggio di mettersi in gioco di un neofita e la fiducia e la sicurezza di un precursore.

Un progetto ancora più ambizioso, una vera e propria sfida per l’etichetta torinese che ha scovato 16 autori stranieri da affiancare a 7 artisti italiani, tutti in grado di unire tradizione classica e innovazione: dal 5 ottobre la bellezza e l’innovazione del mondo neoclassico arrivano al pubblico in 2 uscite settimanali per dieci settimane per un totale di due milioni di ascoltatori mensili.

Per questo secondo volume alla squadra di lavoro di INRI CLASSIC si unisce LifeGate Radio che entra come media partner: nel giorno di uscita delle singole release, LifeGate Radio trasmetterà i brani in anteprima in FM, in apertura di “Nuovo Classico”, la striscia musicale dedicata alla nuova musica classica in programma tutti i giorni all’ora di cena.

Rispetto al primo volume, “The Shape of Piano to Come, Vol. 2” raddoppia la presenza di partecipazioni femminili che nella compilation sono otto: Rachel Sandy, Laura Andrés, Marie Awadis, Marika Takeuchi, Rachel LaFond, Aija Alsina, Angela Tursi, Akiko Hori. Voci introspettive, atmosfere sognanti e malinconiche che parlano di amori, perdite, natura incontaminata: musica minimale che lascia agli ascoltatori lo spazio per cercare il proprio altrove.

Altro filone che innerva la musica di “The Shape of Piano to Come, Vol. 2” è la natura dei suoi musicisti, spesso Expat, ovvero espatriati, cosmopoliti cittadini del mondo, a testimonianza del lavoro di scouting compiuto da INRI CLASSIC in questi anni. C’è il musicista e blogger francese Doug Thomas che vive da tempo a Londra, c’è il peruviano Sergio Díaz De Rojas che ha trovato casa a Valencia. E ancora, Marika Takeuchi, compositrice e pianista giapponese che attualmente ha scelto di abitare a Los Angeles o l’armena Marie Awadis che si è stabilita in Germania.

Nella ricca tracklist di “The Shape Of Piano Come, Vol. 2” un posto speciale è riservato ai progetti tutti italiani: Emanuele Misuraca, giovane artista e volto della serie tv “La compagnia del Cigno”, Riccardo Frediani, compositore cresciuto all’Accademia di Roberto Cacciapaglia, Angela Tursi, musicista pugliese con una vita a cavallo tra lo stivale e gli UK, e ai due compositori e direttori d’orchestra Carmine Padula, talento giovanissimo con all’attivo già diverse colonne sonore e Giuseppe Califano in attesa del debutto con la sua prima opera lirica. Tutti nomi su cui INRI CLASSIC ha deciso di puntare nella prossima stagione discografica insieme agli outsider Andrea Carri e Gianluca Piacenza, già noti al pubblico internazionale grazie ai loro traguardi sulle piattaforme digitali.

Evocativa la copertina del disco, in continuità con il lavoro precedente: tutte foto originali che ritraggono paesaggi intensi, selvaggi, inabitati. Se le copertine del primo volume erano strade e rappresentavano una direzione verso l’orizzonte, questa volta INRI CLASSIC ha interpretato il concetto della forma del pianoforte del domani seguendo un moto verticale, verso l’alto, usando quindi immagini che raffigurano alture di forma varia, lasciando il cielo bianco, come a voler rappresentare un futuro da scrivere, interpretare, immaginare. 

“Attraverso una rete di partner sul territorio italiano e mondiale, il nostro obiettivo è quello di arrivare, attraverso ogni singolo brano, a quante più orecchie e cuori possibili, tracciando un percorso che guarda al passato, alla modernità ma anche al futuro, sulle note di un pianoforte”. Pietro Camonchia, coo Metatron Group.

“Nel 2017 siamo partiti con “Nuovo Classico”, in programma tutti i giorni all’ora di cena, perché abbiamo intercettato brani, artisti ed etichette capaci di mescolare tradizione e innovazione, elettronica, ambient e strumenti classici, sonorità che ci hanno conquistato immediatamente e abbiamo ritenuto potessero essere elemento prezioso per completare il nostro mondo musicale. INRI sta facendo un lavoro preziosissimo ed è stato davvero naturale trovarsi e unire le forze”. Giacomo De Poli, direttore artistico LifeGate Radio.

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