Organizzata dall’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Garbagnate Milanese, dalla Garbagnate Music Academy e dall’associazione culturale Jazz Company, torna quest’anno la rassegna “Garbagnate in Jazz”, come sempre a cura del sassofonista Gabriele Comeglio, il direttore della Big Band Jazz Company. La quinta edizione si svolgerà da mercoledì 30 giugno a giovedì 15 luglio nel cortile della Biblioteca Civica: due i concerti in programma, entrambi caratterizzati da una proposta musicale di alta qualità ed entrambi a ingresso libero, oltre a una clinic con Rick Margitza, grande sassofonista d’Oltreoceano. Si parte proprio con il workshop del celebre tenorista statunitense, mercoledì 30 giugno, presso la Biblioteca Civica: Margitza eseguirà brani di sua composizione e affronterà alcuni aspetti tecnici del suo strumento con i partecipanti al seminario. Nel corso della sua carriera, il sassofonista americano ha suonato con star del calibro di McCoy Tyner, Chick Corea, Maria Schneider, Burt Bacharach ed Eddie Gomez. Nel 1989 è entrato a far parte del gruppo di Miles Davis, diventando così l’ultimo tenorista, in ordine cronologico, a suonare con il divino Miles. Il seminario è gratuito per gli studenti della Garbagnate Music Academy, costa 10 euro per quelli dei Corsi Civici Jazz di Milano e 20 euro per tutti gli altri. Il primo concerto, giovedì 1 luglio, vedrà protagonisti la cantante Caterina Comeglio e l’ensemble della Garbagnate Music Academy che porteranno in scena “Ma l’amore no”, 50 anni di canzoni italiane in jazz. Quando si parla di standards, nell’ambito del jazz si fa riferimento alle composizioni di grandi autori, come Cole Porter e George Gershwin, che tutti i più noti jazzisti hanno interpretato nel corso degli anni. In realtà, anche le composizioni “pop” scritte da autori italiani di valore costituiscono la base di un repertorio che unisce nostalgia, brani popolari ed esecuzioni jazzistiche di qualità. Basti pensare a compositori come Gorni Kramer, che negli anni Cinquanta è diventato popolarissimo grazie alla televisione, ma anche ad autori come Bruno Martino, fino ad arrivare a cantautori come Fabio Concato, la cui produzione è di evidente matrice jazzistica. Durante il concerto-spettacolo, una voce recitante guiderà il pubblico alla riscoperta di classici italiani e canzoni d’autore di grande livello. L’ensemble della Garbagnate Music Academy è un gruppo formato da giovani musicisti provenienti dai Conservatori di musica lombardi, che hanno già una notevole esperienza alle spalle, affiancati da professionisti di valore; Caterina Comeglio, una delle più promettenti cantanti jazz italiane, ha all’attivo collaborazioni con grandi nomi della scena pop, da Mika a Roby Facchinetti dei Pooh. È in uscita un suo album solista registrato ai mitici Capitol Studios di Los Angeles, con la partecipazione dei più importanti sessionmen americani. L’ultimo appuntamento di “Garbagnate in Jazz” avrà luogo giovedì 15 luglio e coinvolgerà l’ottetto della Jazz Company, solisti ospiti Emilio Soana, Gabriele Comeglio e Andrea Andreoli, che presenterà il progetto “Duke Ellington & Billy Strayhorn – The Combo suite”. Duke Ellington è riconosciuto come il più grande direttore di big band della storia del jazz. In realtà, in più occasioni, durante i periodi di relativa inattività della grande orchestra, Ellington era solito convocare alcuni dei suoi migliori musicisti per realizzare produzioni discografiche con una formazione ridotta nell’organico. L’esempio più interessante è proprio la “Combo suite”, ideata nel 1966 e registrata nel 1967, che include alcune composizioni inedite. Recentemente gli spartiti sono stati ritrovati dal musicologo Jeffrey Sultanoff. Il nome di Ellington è un’attrattiva sicura per il pubblico, cui si aggiunge la curiosità per una partitura rimasta a lungo sepolta negli archivi. Una vera e propria chicca per gli appassionati, che potranno ascoltare l’ultima collaborazione tra il “Duca” e il suo alter-ego, il grande Billy Strayhorn. Quella di Garbagnate sarà, quindi, la prima esecuzione italiana della “Combo suite”, nel solco della missione che il festival si è dato appena nato, cioè presentare produzioni inedite e di sicuro interesse. Attiva dal 1990, la Big Band Jazz Company è una delle più prestigiose orchestre europee e tra le sue fila annovera alcuni dei solisti della disciolta orchestra di musica leggera della Rai di Milano. La Big Band Jazz Company ha al suo attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero e si è esibita con i maggiori solisti di livello internazionale, inclusi Bob Mintzer, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz e Franco Ambrosetti. Attualmente è in tour con lo spettacolo “Massimo Lopez & Tullio Solenghi show”.

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