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Più di 20 concerti per un viaggio all’insegna delle emozioni che muove alla scoperta di alcune di alcune delle più importanti formazioni corali italiane e non solo: ad Arezzo torna il GUIDONEUM FESTIVAL e la città torna ad essere la capitale della polifonia.

Dal 10 ottobre al 26 dicembre alcuni dei luoghi più belli e importanti di Arezzo come le chiese di San Michele, di Santa Maria della Pieve, di San Domenico, la Cattedrale, il teatro Petrarca e l’auditorium annesso al Centro Affari e Convegni, ospitano una serie di imperdibili appuntamenti musicali ad ingresso libero.

Un cartellone che nasce nonostante le avversità, a dimostrazione della grande volontà di ripresa della città di Arezzo nel campo delle attività culturali dopo l’improvvisa stasi che la pandemia da Coronavirus ha provocato.

Il GUIDONEUM FESTIVAL, infatti è l’attività concertistica che la Fondazione Guido d’Arezzo affianca ai Concorsi polifonici, internazionale e nazionale che, ormai da quasi 70 anni, richiamano ad Arezzo ensemble corali e del da tutto il mondo.

Cancellato a seguito dell’emergenza sanitaria l’appuntamento con il Concorso Polifonico Internazionale, si è riusciti comunque a organizzare quello nazionale che con ogni precauzione atta a salvaguardare la sicurezza avrà luogo come di consueto a novembre.

E così grazie al GUIDONEUM FESTIVAL la musica tornerà a farla da padrone proprio nella città che dette i natali di Guido d’Arezzo.

“Siamo molto felici – commenta Lorenzo Donati, direttore artistico delle attività corali della Fondazione Guido d’Arezzo – che in un anno così complesso per tutti ed in particolar modo per il settore artistico e musicale, Arezzo possa dare una risposta straordinaria come questo festival. Nella nostra città, orfani del Concorso Polifonico Internazionale, riusciremo a proporre con il GUIDONEUM FESTIVAL concerti con alcuni tra i migliori cori e gruppi vocali del panorama internazionale professionale, tra cui gli Oblivion che porteranno il loro nuovo spettacolo e il Coro della Radio Svizzera Italiana che assieme a Odhecaton e Orchestra della Toscana segnano un grande ritorno ad Arezzo. Oltre a questo verrà dato molto spazio alle realtà del territorio aretino e ad alcuni tra i cori amatoriali italiani più premiati a livello internazionale, molti di questi vincitori di premi ad Arezzo. Da segnalare che nell’anno del Covid, Arezzo riuscirà, unica città a livello nazionale ed internazionale, ad organizzare il concorso corale: infatti il 7 e 8 novembre presso l’Auditorium Arezzo Fiere e Congressi si svolgerà la 37a edizione del Concorso Polifonico Nazionale con cori provenienti da tutta Italia”.

“In conseguenza della gravità della situazione sanitaria verificatasi nei primi mesi dell’anno, la Fondazione ha dovuto cancellare tutti gli eventi concorsuali che avrebbero dovuto svolgersi nel periodo fra i mesi primaverili e l’agosto scorso – sottolinea il vice presidente della Fondazione Guido d’Arezzo, Alfredo Grandini -. Fra questi, anche la 68a edizione del celeberrimo Concorso Polifonico Internazionale, evento che da sempre gode del sostanziale sostegno da parte del Ministero per i Beni Culturali che, negli ultimi anni, ha registrato progressivi incrementi contributivi fino al raggiungimento della considerevole misura di 181.800 euro nel 2019. Con un considerevole sforzo organizzativo, la Fondazione ha comunque voluto proporre, per i mesi che ci separano dalla fine dell’anno, una programmazione del tutto nuova che possa ‘sostituire’ degnamente gli altri eventi corali cancellati e che possa dare un forte segnale per la necessaria ripresa delle attività musicali in città nel settore della musica vocale-corale e non solo”.

Il festival è realizzato grazie a Fondazione Guido d’Arezzo, Comune di Arezzo, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana.

La direzione artistica è di Lorenzo Donati.

L’ingresso ai concerti è libero fino a esaurimento posti. L’accesso sarà consentito secondo le normative Covid.

Proprio per rispettare con assoluto rigore i protocolli di sicurezza e premettere al più persone possibile di assistere agli spettacoli, molti dei concerti in cartellone saranno trasmessi in streaming nei canali internet della Fondazione.

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