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Torna con la sua XXVII edizione ParmaJazz Frontiere Festival, l’appuntamento annuale con la frontiera dei suoni e le proposte elaborate dal direttore artistico Roberto Bonati. Fra il 17 settembre e il 6 novembre la città di Parma e i suoi luoghi quali Casa della Musica, Complesso Monumentale della Pilotta-Teatro Farnese e Voltoni del Guazzatoio, Ridotto del Teatro Regio, Abbazia Di Valserena-CSAC, Ape Parma Museo, Lenz Fondazione, Dallara Academy, Associazione Remo Gaibazzi, verranno attraversati dalle suggestioni di un mix calibrato tra grandi ospiti, nuove scoperte e produzioni del Festival. Centrali in questa edizione, che porta il titolo di Movimenti, declinazione all’occidente.
Si parte il 17 settembre con un concerto di Dominique Pifarély & François Couturier per terminare il 6 novembre con gli NRG Bridges, il trio nato dall’incontro fra Gianluigi Trovesi e i Novotono, il duo dei fratelli Adalberto e Andrea Ferrari che presenterà il suo recente Intertwined Roots. In mezzo tornano alcuni caposaldi che da anni strutturano questo Festival, mirabilmente giocato sull’incontro fra ospitalità, produzione e didattica. Attraversando con la propria musica  sia i luoghi tradizionalmente dedicati alla musica di Parma, sia spazi meno consueti: dalla Casa della Musica al Teatro Farnese, dalla Dallara Academy all’Ape Parma Museo, dal Lenz Fondazione all’Abbazia di Valserena CSAC, dai Voltoni del Guazzatoio al Ridotto del Teatro Regio.
Il 1° ottobre torna l’appuntamento con l’energia e la vitalità dell’European Jazz Workshop: un progetto in collaborazione con il Conservatorio A. Boito di Parma che vede gli allievi di cinque accademie jazz di respiro internazionale ritrovarsi a Parma per un momento di approfondimento musicale con il Maestro Bonati. Le accademie sono quelle di: Academy of Music di Oslo, Conservatorio Boito Parma, Hochschule für Musik – Nürnberg, The Royal Conservatoire of Scotland, Hochschule für Musik und Theater – Hamburg. Al termine un grande concerto che, emblematicamente, il Maestro Bonati ha voluto intitolare Time of War, Time for Peace.
Il 2 ottobre sarà la volta di The Crossing, il progetto di Enzo Favata al sax soprano, clarinetto basso ed elettronica con Simone Graziano al pianoforte, fender rhodes e synth bass, Pasquale Mirra al vibrafono, marimba ed elettronica e Marco Frattini alla batteria: una musica visionaria, al sapore selvatico del Mediterraneo, che si lega con ritmi ipnotici dell’Etiopia e alle atmosfere balinesi, miscelate da un sapiente uso dell’elettronica e dell’improvvisazione, una poesia dalla potenza sonora unica.
Il week end successivo sarà la volta l’8 ottobre dei Nexus il progetto di Daniele Cavallanti al sax e Tiziano Tononi alla batteria con Emanuele Parrini al violino, Antonio Cattano al trombone, Luca Fabio Gusella al vibrafono, Roberto Frassini Moneta al contrabbasso: un lavoro che nasce dal confronto, vivo e vitale nel segno del rinnovamento e della continuità, con la grande tradizione africana-americana. Mentre il 9 ottobre torna Una Stanza per Caterina, l’appuntamento con la dimensione femminile della musica pensato per ricordare Caterina Dallara, imprenditrice e amica storica del Festival: quest’anno ospite sarà Ingfrid Breie Nyhus in un concerto per piano solo.
Quattro le proposte artistiche il week end dal 14 al 16 ottobre. Si parte il 14 ottobre con il progetto di The Critters Sound, in collaborazione con Lenz Fondazione: fra musica e installazione multimediale connetteranno la loro creatività i performer Lorenzo Belardinelli e Lidia Zanelli, Cinzia Pietribiasi attrice e performer e Luca Perciballi elettronica, composizione e sound design. L’evento verrà replicato sabato 15 ottobre e aprirà una serata che vedrà ospite l’Aisha Duo, Andrea Dulbecco alla marimba e Luca Fabio Gusella al vibrafono, impegnati in un progetto dal titolo Musica senza confini: un progetto sui magici e confusi confini fra composizione e improvvisazione, fra creazione e interpretazione, fra i linguaggi e le loro commistioni.
Mentre domenica 16 ottobre torna l’appuntamento con l’energia della Chironomic Orchestra con Henning Bolte: una conduction in cui il direttore usa gesti e segni particolari per indicare, stimolare e sostenere l’azione dei musicisti, una pura improvvisazione, quindi, che rende ogni concerto unico e irripetibile, dove lo spartito è solo una traccia. A dirigere il Maestro Roberto Bonati.
Un’altra tre giorni densa di ospiti di grande musica quella dal 21 al 23 ottobre. A cominciare dal venerdì 21 ottobre che vedrà ospite Enrico Intra in un concerto per Piano solo. Doppio appuntamento sabato 22 ottobre: si apre con il Concerto degli Allievi del Liceo Bertolucci che sarà, come oramai tradizione, esito di un Workshop, quest’anno tenuto da Giacomo Marzi. A seguire un altro progetto che parla di superamento di limiti e confini, Limitless il concerto di Fabio Giachino per pianoforte solo, un Progetto Nuova Generazione Jazz in collaborazione  con l’Associazione I-Jazz – Italiajazz. Mentre domenica 23 ottobre in programma l’annuale e attesissimo appuntamento con la ParmaFrontiere Orchestra impegnata in un ampio progetto compositivo e musicale a firma Roberto Bonati come ogni anno in Prima esecuzione assoluta e che quest’anno sarà dedicato alla memoria delle Barricate.
Sabato 29 ottobre torna l’appuntamento imprescindibile con Cartoons!, il concerto per i più piccini di tutte le età che va a rileggere in chiave jazz il vasto repertorio della musica per film d’animazione: quest’anno in programma Un concerto da brividi!. Mentre domenica 30 ottobre sarà la volta della vincitrice del Premio Giorgio Gaslini 2022, la batterista Sun-Mi Hong accompagnata dalla performance pittorica di Alberto Reggianini.
Il 5 novembre ParmaJazz ospiterà l’Assemblea nazionale di I-jazz, la rete del jazz in Italia. In programma un Convegno il 5 novembre che si chiuderà in serata con il Concerto di Alessandro Sgobbio in piano solo. Il 6 mattina avrà, invece, luogo l’Assemblea dei membri di I-jazz.
Il festival si conclude il 6 novembre  con Intertwined Roots, il concerto degli NRG Bridges, la formazione nata dall’incontro fra i Novotono, il due dei fratelli Adalberto ed Andrea Ferrari, e Gianluigi Trovesi. Il loro ultimo album, Intertwined Roots, racconta di tre artisti, tre generazioni accomunate dall’amore per il clarinetto e il sax che danno vita ad un interplay tanto fitto quanto profondo: un vero e proprio racconto, dal taglio quasi cinematografico, all’ascolto del quale l’ascoltatore è invitato a tracciare il percorso di una storia tutta personale.
Tornano anche in questa edizioni le tradizionali Guide all’ascolto a cura di Luca Perciballi, e le Presentazioni di Libri per la curatela di Alessandro Rigolli. Per le Guide all’ascolto, tutte all’Associazione Remo Gaibazzi, avremo il 27 ottobre l’appuntamento con Un suono Vivo, mentre il 3 novembre con The Music of Painting. Legami visibili. Le presentazioni dei libri andranno alla scoperta di Louis Armstrong con Un Lampo a due dita. Scritti scelti.Louis Armstrong di Stefano Zenni; della Storia del Jazz di Ted Gioia realizzato in collaborazione con Francesco Martinelli e Pepito. Il re del Jazz di Marco Molendini.

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