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Esce venerdì 30 luglio “TRAVEL EXPERIMENT (season one)“il nuovo EP degli Smania Uagliuns. “Travel Experiment” è un format che prevede la creazione di un brano e relativo videoclip itinerante incentrati sul viaggio e ispirati dai luoghi visitati. L’idea è quella di immortalare un viaggio in un contenuto audio-visivo e di farlo nel modo più semplice ed estemporaneo possibile, ossia vivendolo e tramutandolo in musica allo stesso tempo.
Iniziato con Marsiglia nel 2016, da subito accolto molto bene da media e pubblico, il progetto è cresciuto proseguendo con altri episodi, a Bucarest nel 2017 e in Kenya nel 2018.
La scrittura del brano è avvenuta in gran parte in loco, nella città o nei luoghi esplorati dagli Smania Uagliuns, traendo ispirazione dall’atmosfera e dalle vibrazioni che ogni località trasmetteva, trattando in chiave ironica anche temi impegnati. La peculiarità delle mete ha inevitabilmente influenzato anche le parti musicali: ogni episodio ha un sound che varia dal funk mediterraneo, al prog rock, alle sonorità afro, creato di volta in volta campionando o facendosi ispirare da suoni locali.
Sempre in maniera estemporanea, la parte video viene diretta e girata durante il soggiorno dagli stessi Smania Uagliuns:tramite delle action camera, con un approccio molto spontaneo, i protagonisti ritraggono al contempo se stessi e tutti i luoghi che visitano,con un risultato che punta ad essere il più diretto e coinvolgente possibile. L’ultimo episodio è stato girato tra le strade di Berlino e ha dato vita al brano “Gute Nacht Berlin” pubblicato venerdì 23 luglio: “È stato un anno a dir poco surreale. Quella che consideravamo normalità è stata completamente stravolta. Tra le innumerevoli privazioni a cui abbiamo tutti dovuto far fronte ci sono state quelle riguardanti la possibilità di viaggiare, di interagire con luoghi e persone nuove, di condividere esperienza, svago o creatività in maniera fisica, libera, completa. Tutti principi portanti del nostro Travel Experiment. Proprio per questo, la cosa più giusta e significativa da fare per noi era non fermarci. Quello che in un altro momento sarebbe stato solo un nuovo episodio del nostro esperimento itinerante, in questo è anche una piccola ma emblematica forma di evasione mentale ed artistica. Il viaggio a Berlino è precedente a tutta l’emergenza, il resto è venuto da sé. In attesa di tempi migliori, “viaggiare senza muoverci” era tutto quello che potevamo fare e noi abbiamo cercato di ri-farlo nel modo migliore che conosciamo. Tutto ciò, mescolando krautrock, rap, schitarrate, arpeggiatori e vocoder con molto metodo ma senza ritegno.
“Ja, ja, ja, was ist los? Was ist das? Ja, ja, ja, stai co nnuj o statt a cas!”.

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