“TRIVIAL”: la nuova ballad di VERI
VERI torna con “TRIVIAL“, distribuita da Believe per aEffe Records, disponibile dal 3 gennaio in radio e su tutte le piattaforme digitali.
“TRIVIAL” rappresenta per VERI il pieno raggiungimento della sua identità artistica e porta la sua idea di indie-pop: sound prevalentemente elettronico, ricco di synth e sequencer, e testi che richiamano alla quotidianità e concretezza tipiche dell’indie.Tipico di VERI è raccontare momenti anche aspri e difficili sempre con freschezza e un tocco di ironia. “Prendo le chiavi e torno tardi, ma se non torno non cercarmi”.
Scritto da VERI e prodotto da AEFFE e VERI, “TRIVIAL” è una ballad che parla della fine di un rapporto diventato ormai come il gioco del Trivial, una serie di domande e risposte fredde e dialoghi vuoti: “È come in una partita a Trivial, tu di me conosci ogni cosa, ma mai una risata o chiacchierata costruttiva”. Il tono però non è mai sconfitto, si intravede piuttosto il desiderio di lasciarsi i ricordi alle spalle e andare oltre.
Insieme a “MON CHERI”, l’ultimo singolo di VERI, anche “TRIVIAL” farà parte del suo primo EP, di cui è prevista l’uscita nel 2025.
Veronica Forlani, in arte VERI, è una cantautrice indie-pop che nasce a Pesaro il 7/12/2003. Inizia a studiare canto nel 2015 e poco dopo si avvicina alla chitarra e al piano. Dal 2019 studia Canto Jazz al Conservatorio Rossini di Pesaro.
Nel 2020 comincia a scrivere e produrre i suoi primi brani e nel 2023 inizia a pubblicarli. Al momento il suo progetto conta diversi singoli e l’uscita del suo primo EP è prevista per il 2025. Nel 2023 partecipa ad Area Sanremo; nel 2024 approda alle Audizioni Live di Musicultura che le consentono di suonare i suoi brani al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Nello stesso anno ottiene il secondo posto al contest About Music & Co. In seguito partecipa ad una masterclass di songwriting tenuta da Federica Abbate.
VERI porta la sua idea di indie-pop contraddistinta da un sound prevalentemente elettronico ricco di synth e sequencer. I testi richiamano alla quotidianità e concretezza tipiche dell’indie. “Ogni giornata, ogni relazione, ogni oggetto nasconde qualcosa di artistico: non voglio lasciarlo lì, per questo scrivo”.