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Musica, teatro e danza hanno un nuovo palcoscenico: si chiama Virtual Stage ed è la riposta degli operatori dello Spettacolo all’emergenza Covid-19. Una piattaforma online che consente al pubblico di tornare a godere dell’offerta culturale e ai professionisti del settore di tornare a lavorare e a sostentarsi.  Il progetto, ideato e sviluppato dal manager musicale pugliese Vincenzo La Gioia con la sua agenzia Stilnovo, è cresciuto rapidamente durante il lockdown e ha riscontrato l’interesse di centinaia di operatori culturali rimasti orfani di un palco e di un lavoro. Sono nati così i primi concerti, pièce teatrali e spettacoli di danza studiati e realizzati apposta per essere fruiti online, con il massimo coinvolgimento.

Gianluca Petrella, Marco Rinalduzzi, Giovanna Famulari,  Riccardo Arrighini, Nico Gori, Riccardo Fassi, Michela Lombardi, Maurizio Rolli, Francesco Cusa, Antonella Vitale, Giulio Gentile, Andrea Tofanelli, Alessandro Gwis, Cristiana Castelli, Massimo Coppola, Tupa Ruja, Enrico Olivanti, Eleonora Bianchini, Federica Zammarchi, Davide Alivernini, Anita Camarella e Davide Facchini sono solo alcuni degli artisti che hanno scelto Virtual Stage.

Gli utenti di Virtual Stage possono acquistare abbonamenti mensili a prezzi molto vantaggiosi, dai 15 ai 20 euro a seconda del numero di spettacoli ai quali si vuole assistere, e fruirne online in on demand come già avviene per le piattaforme dedicate al cinema. Il catalogo è in continua crescita e offre spettacoli nuovi, progettati ad hoc per la piattaforma da professionisti del settore. Virtual Stage riconosce una remunerazione agli artisti, dandogli l’opportunità di lavorare in un periodo in cui non è possibile assembrare persone nei luoghi fisici della cultura. Ma non solo: il palco virtuale apre infatti un nuovo mercato, destinato a durare ben oltre l’emergenza, composto da tutte quelle persone che vivono in luoghi lontani dai centri di maggiore vitalità artistica e che anche in futuro, al prezzo di un caffè, potranno godere di uno spettacolo di qualità. Dà inoltre la possibilità ai giovani artisti di mettersi in evidenza e a quelli già affermati di curare progetti finora ritenuti poco realizzabili nei circuiti tradizionali.

“Il mio lavoro – spiega Vincenzo La Gioia di Stilnovo – si svolge da anni al fianco di una maggioranza di operatori dello spettacolo, che secondo le ultime stime conta oltre centomila addetti, priva dei grandi palcoscenici, delle dirette televisive e dei salotti mediatici. Artigiani della cultura e che lavorano ogni giorno per una vita decorosa. L’emergenza Covid-19 li ha messi a dura prova. Con Virtual Stage offriamo a tutti loro una soluzione che potrebbe rivelarsi estremamente efficace per restituire un lavoro dignitosamente retribuito a chi vuole continuare a vivere di arte. Partiamo con musica, teatro e danza, ma l’obiettivo è arrivare anche ad altre forme d’arte quali poesia, letteratura, pittura, scultura. E non solo con spettacoli, anche con seminari, lezioni e altri contenuti legati al mondo della cultura”.

Vincenzo La Gioia, quarantenne pugliese di origine e romano di adozione, è manager musical, sceneggiatore, autore, drammaturgo, giornalista e critico culturale. Si è formato con il maestro Vincenzo Cerami per la sceneggiatura e successivamente ha esplorato gli altri linguaggi del cinema e della tv fiction partecipando a diverse serie e produzioni. Collabora con RAI e Mediaset come autore e consulente musicale. Cura progetti per la Filming Roma, società di produzione cinematografica. Si occupa di comunicazione e di promozione di eventi e format a carattere divulgativo e culturale in veste di ideatore, autore e realizzatore, fra cui “DECANTER: degustazioni musicali”, format di eno-gastronomia e musica jazz. Di recente ha collaborato con diverse rassegne jazz come “Jazz food and wine” di Perugia e “Acustica: musica in purezza” per la Cantina Museo del Consorzio Primitivo di Manduria.

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