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. Di una vita piena, travolgente ed eccessiva, che vuole fuggire alla mediocrità del mondo che costantemente la risucchia.

Esce venerdì 14 gennaio “Vivo nello scandalo”, il nuovo singolo di Johann Sebastian Punk per Cassis Publishing/ A1.

Una ballata del giorno dopo, del pentimento e della solitudine. Dell’edonista, del vizioso, di chi non sa resistere alle lusinghe del piacere e dell’esagerazione, ma poi è costretto a rassegnarsi alla viltà penosa, moralistica e livellatrice del quotidiano.

Una canzone pensata per far cantare sia chi vive nello scandalo sia chi vorrebbe farlo ma non ne ha ancora trovato il coraggio.

Interamente scritto e composto da Johann Sebastian Punk e prodotto con Matteo Cantaluppi, “Vivo nello scandalo” è un brano ispirato alle piano ballad cosmiche degli anni Settanta britannici ma forte di un’ariosità melodica tutta italiana, sostenuta dall’incessante rincorrersi di pianoforti, sintetizzatori analogici, chitarre elettriche e glockenspiel.

Dopo “Oceano di Champagne”, “Vivo nello scandalo” è il secondo tassello del rinnovato percorso artistico di Johann Sebastian Punk, che per la prima volta sceglie di affiancare il suo caleidoscopico sound all’italiano, dando origine a una miscela artistica unica e deflagrante.

Johann Sebastian Punk nasce nel 2011 dalla mente di Massimiliano Raffa ed esordisce discograficamente nel 2014 con More Lovely and More Temperate, lavoro che cattura immediatamente l’attenzione della critica riuscendo a entrare nella cinquina finale della Targa Tenco alla miglior opera prima, cosa mai accaduta nella storia del premio per un album in lingua inglese. Lo stile audace e fuori dagli schemi dell’album è ancor più a fuoco nel successivo Phoney Music Entertainment, manifesto di un’estetica massimalista, improntata all’esaltazione dell’artefatto e dell’inautentico, incurante di mode e leggi di mercato, quasi sfiancante nel suo continuo centrifugare luoghi comuni della cultura pop. Nel 2018 Raffa decide di porre fine a Johann Sebastian Punk per dedicarsi ad altri progetti. Su insistenza di Matteo Cantaluppi, al quale aveva fatto ascoltare alcuni brani in lingua italiana, Johann Sebastian Punk si rimette in piedi sotto rinnovate spoglie e con una nuova ossessione: portare l’effervescenza stilistica dei precedenti lavori all’interno dei canoni della canzone italiana.

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