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Voodoo Kid prosegue la condivisione dei propri demoni interiori e della sua nuova era artistica nel nuovo singolo “alice 02”, coscritto con Andrea Bonomo e prodotto da Renzo Stone.

Dopo aver imparato ad abbracciare e dialogare con i suoi demoni in maniera schietta e viscerale, oggi Voodoo Kid è in grado di affrontare tematiche estremamente intime e delicate legate a persone a lui vicine, quali il rapporto tra mondo reale e quello virtuale, la depressione e le dipendenze – “nella vertigine / piovono pillole / senti voci, ti volti e ci sei solo tu”.

La protagonista del testo è Alice, velata citazione del romanzo “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, raccontando in musica la sua fuga metaforica dai problemi del mondo reale verso un universo virtuale parallelo.

Oltre alla citazione del personaggio letterario di L. Carroll, Voodoo Kid trae ispirazione dal mondo degli anime, una delle grandi passioni dell’artista assieme alla musica, e più precisamente dal personaggio di Asuka Soryu Langley di “Neon Genesis Evangelion”, ragazza rimasta segnata fin dall’infanzia da diversi traumi emotivi che l’hanno portata ad avere un carattere competitivo e particolarmente aspro.

«Trovo che Asuka sia un personaggio poco compreso, ma chi riesce a farlo e a superare i suoi modi di fare bruschi ed altezzosi, può apprezzarla per quello che è e compatirla per i traumi profondi subiti nel passato. Asuka presto è diventata Alice; ho deciso di fare questo parallelismo tra “Evangelion” e “Alice nel paese delle meraviglie” perché entrambi i personaggi scappano, anche se per motivi diversi, verso un’altra dimensione», racconta Voodoo Kid. «Sono sempre stato attirato da come Carroll sia riuscito a creare un viaggio psichedelico attraverso la mente di una bambina che sogna un mondo fantastico. Io ho voluto fare qualcosa di simile con la mia Alice, che non combatte i propri demoni, ma fugge da essi.».

Anche l’artwork della copertina si lega al mondo anime/manga, creando un file rouge con il precedente singolo “buco nero”: si tratta di un’opera dipinta su tela dall’artista Luca Poma e poi digitalizzata.

Voodoo Kid incarna perfettamente la generazione cresciuta a cavallo tra i millennials e la generazione Z che vive con coraggio, ostinazione e un irrefrenabile impeto verso tutto ciò che prova.
Una generazione libera, fluida e genderless che non conosce barriere per l’amore, che non ha paura di mostrare i propri sentimenti, di buttarli in faccia addosso al mondo intero senza vergogna. La libertà è insita nel suo nome: scegli di chiamarsi kid, che è un termine neutro, slegato da ogni appartenenza di genere, perché ama definirsi più attraverso quello che è ? un “mai adulto” come si presenta lui – piuttosto quello che sembra.
Voodoo Kid arde di passione: passione verso le persone di cui si innamora, verso ciò che gli interessa (la musica, i manga giapponesi, i videogames, la letteratura, il cinema d’autore e le serie Tv) e lotta per ciò in cui crede: la salvaguardia dell’ambiente e i diritti della comunità LGBTQIA+.
Da Brescia è volato a Londra per studiare musica con ottimi risultati.
Il suo stile musicale lo rispecchia in pieno, con un sound che volutamente non ha un genere di appartenenza ma che è frutto di ascolti e contaminazioni analogiche e digitali: da The weeknd a 070shake, da Gesaffelstein a Justin Bieber.
Voodoo Kid ha attirato l’attenzione di producer come Renzo Stone, 2nd Roof, Mamakass, Dario Bass che hanno lavorato con lui alla realizzazione del suo primo disco “amor, requiem”, pubblicato nel 2020 per Carosello Records e annoverato tra i migliori dischi esordienti dell’anno. Uno dei singoli estratti dal disco, “Lolita”, è stato inoltre inserito nella colonna sonora della terza stagione della serie Netflix “Summertime”.
Il 15 giungo, invece, esce “buco nero”, il primo singolo del nuovo progetto discografico di Voodoo Kid per Carosello Records, seguito dal nuovo brano “alice 02”.

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