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Coraggioso, poetico, controcorrente. Un disco d’autore, in cui la cantautrice siciliana esce allo scoperto senza paura di mettersi a nudo. Disponibile in tutti gli store e le piattaforme digitali, AIRAM pubblica “ZONE MARGINALI“. Un viaggio alla ricerca di noi stessi, dal centro alle periferie dei sentimenti.

Lo showcase di presentazione sarà sabato 2 dicembre alle 20.45, presso il teatro ‘Holy tape studios’ a Catania.

“Zone marginali” sopravvissute comunque e lambite dalla speranza, dove è possibile immaginare una diversa vita. Non sterminare l’umanità coi nostri cuori artificiali, respirando solo per sopravvivere, ma tornare al passato cancellato, a visi e anime che ci tenevano accesi. A ricordi che ci esortano a non accontentarci di riuscire, a stento, ad aprire gli occhi.”

“Zone marginali” sopravvissute comunque e lambite dalla speranza, dove è possibile immaginare una diversa vita. Non sterminare l’umanità coi nostri cuori artificiali, respirando solo per sopravvivere, ma tornare al passato cancellato, a visi e anime che ci tenevano accesi. A ricordi che ci esortano a non accontentarci di riuscire, a stento, ad aprire gli occhi.

“Zone marginali” da ricercare anche fuori di noi, trovando il coraggio di lasciare la strada maestra. Non farci più ingannare da quei baci, per covare un’illusione, dove le carezze siano vere, come stelle cadenti all’orizzonte. Smettere di chiedere scusa, ancora una volta, e prenderci un giorno per abbandonare l’inverno della nostra vecchia esistenza. Partire verso un oltre in cui non siano le paure a muovere ogni passo, ma i desideri. Fino a sorprenderci del lungo tratto percorso, di una luce invisibile allo sguardo.

Assuefatti alla solitudine che si consuma in mezzo agli altri; ammaestrati all’invidia, all’astio, alla diffidenza, nutriamo segretamente una speranza. In “Zone marginali” della nostra mente, esiste un “noi” che rimane. Rimane nonostante i pronomi personali e quelli possessivi, nonostante le mura di cemento armato, le proprietà private. Resiste un’umana capacità di comunione, di provare ancora affetto, empatia, desiderio.

“In zone marginali sopravvive il sogno di un’umanità non corrotta, in attesa che le persone arrivino a reclamarla”

Sabato 2 dicembre alle ore 20.45 lo showcase di presentazione dell’album, presso il teatro ‘Holy tape studios’, via Tezzano 38, Catania. On stage la voce e la chitarra acustica di Airam. La cantautrice siciliana sarà accompagnata in questo viaggio live da Salvo Farruggio; Domenico Morselli; Alessio Nicotra.

«Ci piacerà prendere per mano gli ascoltatori, che verranno a trovarci quella sera, e condurli in ‘zone marginali’. Creare insieme una nuova comunità.»

Musicalmente concepito in un mood acustico, “Zone marginali” è stato realizzato, mixato e masterizzato da Riccardo Samperi presso Trp Music a Tremestieri Etneo (CT). Nell’album testi di Airam, Andrea Tomaselli e Mario Zito. Musiche di Airam ed Edoardo Musumeci, produttore artistico, che ha suonato le chitarre acustiche ed elettriche curando anche gli arrangiamenti con Mario Pappalardo al piano. La batteria è di Angelo Spataro; il basso di Domenico Cacciatore; il violoncello di Alessandro Longo; la viola di Gaetano Adorno. La voce è quella sinuosa di AIRAM.

Innamorata dell’arte, appassionata di libri, patita di cinema. Soprattutto quando alle immagini dei film si uniscono quelle melodie senza tempo. Si spengono le luci in sala, vanno via i pensieri pesi e si accende l’immaginazione, l’incanto, lo stupore. Per Maria Tomaselli, una laurea in Lingue e letterature straniere e quattro anni al Conservatorio ‘Vincenzo Bellini’ di Catania, si è trattato di una scoperta. Nuovi mondi, nuove emozioni, un altro modo di comunicare attraverso un diverso linguaggio.
Il pianoforte di zia Amalia è il primo passo verso la musica. Quando capitava che i genitori la portassero a farle visita, restava seduta davanti a quei tasti bianchi e neri. Ne era completamente rapita. E, in quel mondo, si sente a proprio agio, sta bene, è solo e soltanto sé stessa. In seguito, arrivano i primi strumenti musicali. Elementi tutti che hanno rappresentato, nel tempo, la possibilità di convogliare in un primario canale espressivo la profondità, i sentimenti, l’unicità. Un viaggio lontano dalla quotidianità e dalla noia. Una speciale lente per osservare le cose dall’interno, non dall’esterno. L’arte diviene ben presto il modo di esprimere il suo stato d’animo, le sue emozioni, il suo mood interiore.
La siciliana Airam inizia a comporre, a scrivere canzoni. Tante. Ma anche musiche per corti e lungometraggi. Ha sempre preferito affidarsi al suo orecchio, alle sensazioni, ai movimenti interiori, all’atto creativo della composizione. Pian piano fa lo stesso col canto.
Premio Recanati, Festival di Castrocaro, Laboratorio 5, Rai Stereo Due e l’acquisita consapevolezza della propria identità. Una cantautrice nel pieno della maturità artistica, che prima di tutto è donna. Una donna ammaliata dal potere seduttivo dell’arte. Uno straordinario potere con cui tentare di costruire o anche solo percepire, odorare una nuova umanità. Un rinascimento che è possibile, se si pensa all’incredibile potenziale di ogni essere umano. Se solo si prova a sentire di più, a guardare più in là… oltre la siepe. Oggi Airam non ha paura di mettersi a nudo ed esce allo scoperto con un progetto di ampio respiro. Coraggioso, poetico, controcorrente, pubblica l’album ‘Zone marginali’. Un disco d’autore prodotto artisticamente da Edoardo Musumeci e realizzato, mixato e masterizzato da Riccardo Samperi presso Trp Music a Tremestieri Etneo (CT).

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