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In occasione dei festeggiamenti per il patrono d’Irlanda, Andrea Rock ci consegna il nuovo album del suo progetto folk/punk.

A 12 mesi esatti dall’uscita dell’album “The Rebel Poets”, il songwriter milanese decide di condividere sette storie vere, legate a personalità che negli anni hanno caratterizzato la storia e la cultura irlandese: dal teorico dell’identità gaelica Patrick Pearse, alla mai dimenticata voce dei The Cranberries Dolores O’Riordan, passando per gli anni bui dei “Troubles” a Belfast e Derry, attraverso le testimonianze dirette di Michael Phillips e Tony Doherty, figlio di una delle 14 vittime della “Domenica di sangue” del 1972.

Sette tracce registrate, mixate e masterizzate in Attitude Studio a Milano tra dicembre 2022 e febbraio 2023 da Gianluca Veronal e Alessandro Strada.

Sette brani potenti nel suono, intensi e ricercati nei testi che porteranno l’ascoltatore a conoscere in profondità la cultura dell’Isola di Smeraldo attraverso i suoi protagonisti, anche quelli più silenziosi.

Sette canzoni che trasudano passione, sangue, dolore e speranza come tramandato dall’esperienza delle “rebel songs” del periodo della lotta per l’indipendenza dal Regno Unito e il riconoscimento dell’identità del popolo irlandese.

Sette storie vere che coloro che desiderano avvicinarsi a quella cultura devono conoscere.

In questo senso, lo storytelling di Andrea Rock diventa un bene prezioso per tutti gli “hibernophiles” sparsi nel mondo.

Belfast Boy” è un brano che racconta l’incredibile storia di Michael Phillips, ragazzo cresciuto ai tempi dei Troubles nel Nord d’Irlanda, finito in carcere all’età di 21 anni con l’accusa di terrorismo. Da anni Michael vive a Bologna e grazie al podcaster Samuele Sciarillo ho avuto modo di conoscerlo e di sentire dalla sua viva voce il racconto della sua vita tra i fuochi dell’IRA e la prigione inglese. E’ lo stesso Michael a raccontare il momento del suo arresto all’interno del pezzo.

Padraig” è una canzone che si articola intorno alla poesia “The Rebel” di Padraig Henry Pearse, teorico della rinascita dell’identità gaelica, fondatore degli Irish Volunteers e protagonista dell’ Insurrezione di Pasqua del 1916.

A Servant Of The Queen”: Maud Gonne MacBride ha vissuto una vita intensa: attrice, musa ispiratrice del premio Nobel per la letteratura William Butler Yeats, rivoluzionaria, femminista, irlandese. Nonostante la sua figura sia una delle più importanti legate al nazionalismo irlandese, alcune ombre definiscono la sua persona: Maud Gonne viene accusata di antisemitismo, a causa della sua relazione con il poeta Ezra Pound. Per questo motivo, all’interno del brano cito James Connolly, figura altrettanto rivoluzionaria ma più vicina ai miei valori morali.

Nothing To Say”: Le violenze perpetrate dai Fratelli Cristiani nell’istituto correttivo di St. Joseph a Letterfrack, nella contea di Galway, vissute in prima persona dallo scrittore e politico Mannix Flynn. Una questione ancora scottante nell’Irlanda cattolica dove questi episodi vengono taciuti.

The Price To Pay”: Dolours e Marian Price erano sorelle. Hanno condiviso ogni momento delle loro vite: dall’attacco subito a Burntollet Bridge nel 1969, all’adesione alla Provisional IRA, fino allo sciopero della fame nelle carceri inglesi. Le interviste del Boston College a Dolours e al suo compagno Brendan Hughes, rivelarono il terribile segreto che aleggiava sulla scomparsa di Jean McConville: il “prezzo da pagare” per coloro che fornivano informazioni ai servizi segreti inglesi era il più alto di tutti.

Dolores”: Ho amato Dolores O’Riordan, come cantante dei Cranberries ma anche come simbolo di un’intera generazione. Averla incontrata più volte nel corso della mia carriera radiofonica è l’unica gratificazione che mi ha permesso di accettare la sua prematura scomparsa. Il suo lascito artistico è immenso, come testimonia la presenza nel brano di Cristina Paradisi, voce della tribute band internazionale The Lizberries.

This Man’s Wee Boy” Tony Doherty aveva solo nove anni il 30 gennaio 1972, quando suo padre Patrick fu ucciso dai parà britannici durante quella che verrà ricordata nei libri di storia come “bloody Sunday”. Con la stessa delicatezza che pervade il suo memoir, pubblicato 50 anni dopo quel tragico evento, racconto l’infanzia rubata dalla violenza del settarismo.

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