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“Arco e Frecce” è il terzo singolo estratto da “VESUVIA“, il nuovo disco di inediti della regina dell’elettronica sperimentale MEG, in uscita il 30 settembre via Asian Fake/Sony Music.
Arco e Frecce” è stato prodotto da MEG insieme a Frenetik ed è testimone, ancora una volta, della grande sintonia tra i due artisti: “Con Daniele abbiamo lavorato sui suoni per creare un mondo lisergico, notturno, come se fossimo in un bosco, ad un rave: passi su foglie secche, bassi potenti come ad una dancehall, sintetizzatori liquidi che ti accarezzano come certi pensieri improvvisi e chiarificatori. La vocal production, che porta la firma di Frenetik stampata sopra, è un viaggio dentro di sè, a più voci.  È’ un trip in crescendo che culmina con le basse distorte, come quando sei sottocassa e i sub ti attirano a sè come una calamita. E tu vorresti entrarci dentro come in un ventre materno, per non uscirne mai più!”, ha affermato la cantautrice.
Con questa traccia, definita da MEG uno “stream of consciousness”, la cantautrice e produttrice partenopea ha immaginato di addentrarsi in una selva oscura, ma di non perdere la dritta via, anzi. “Proprio qui l’ho ritrovata. Perdermi è stato il modo per far sparire le mie tracce e diventare finalmente solo voce.”.
La parte centrale del pezzo fa riferimento all’importanza che può avere la nostra mente (l’arco) unita alla nostra forza di volontà; se usate con la dovizia di un arciere, ci possono far compiere gesta sensazionali e sono impossibili da fermare perchè “il potere della nostra mente è più forte di qualsiasi recinto, algoritmo, dittatura o regime. Mai sottovalutare quanta paura faccia una mente pensante a chi vorrebbe governarci come fossimo automi.”.
Il brano vanta la collaborazione con alcuni componenti del collettivo napoletano THRU COLLECTED: Altea, Alice, SANO, specchiopaura.
Su questo feat. MEG ha affermato: “mi ricordano tanto me da ragazzina. Amano Napoli come me, la odiano come me, la sentono, la vivono e la cantano come piace a me. Rappresentano Napoli, ma in generale la musica italiana underground, in maniera nuova ed autentica. Sono felicissima che abbiano accettato la mia richiesta di collaborare. Sono leggeri, affilati, e anche loro degli amanti della scrittura stream of conciousness… e della cassa che pompa alle feste, quindi, per questo pezzo, perfetti.”.
“Arco e frecce” è il terzo brano che anticipa la pubblicazione del disco di prossima uscita, prima di lui i singoli “Non ti nascondere” – una vera e propria poesia esistenziale, un elogio dell’unicità – e “FORTEFRAGILE” – una celebrazione dell’affascinante natura umana che oscilla tra fragilità e tenacia.
“VESUVIA” è innegabilmente legato alle origini partenopee di MEG, e la scelta del titolo non è, quindi, una coincidenza. È lei stessa a spiegarlo: “Sono cresciuta alle falde del Vesuvio, la sua sagoma è casa e sento il suo richiamo sempre, anche quando sono dall’altra parte del mondo. Lo sogno di notte in maniera ricorrente: sin da bambina sono ossessionata da lui, è una presenza imponente nella mia coscienza ed è parte indissolubile di me. Ogni sua zolla, ginestra, sentiero, è come se fossero mia cellula, capello, ruga. È mia madre e mio padre. Da quando ho aperto gli occhi lui è il mio imprinting.”.
Le 12 tracce del disco si sono stratificate mese dopo mese e poi, a causa della pandemia, sono rimaste a lungo protette in un magma incubatore fino al momento del risveglio, quando, come in un’eruzione vulcanica improvvisa, in una manciata di mesi hanno dato vita a “VESUVIA”: il magma ha assunto un’identità propria, definita e forte che ha nutrito e guidato MEG con tutta la sua irruenza e potenza. “Mi sono sentita instancabile, quasi posseduta da un’energia vitale dimenticata. Mi sono detta ‘è Vesuvia che sta facendo questo lavoro per me!'”, ha affermato l’artista.
Le canzoni di “VESUVIA”, pur avendo ognuna una propria ben definità personalità, sono pianeti dello stesso Sistema Solare, legati imprescindibilmente gli uni agli altri dalla stessa forza gravitazionale. ll Sole attorno al quale tutto si muove, è il sound dark ed elegante: i sintetizzatori, le batterie elettroniche distorte, gli arpeggiatori e la vocal production sono stati studiati ad hoc per creare l’habitat ideale di VESUVIA. “Una tana scura, una casa-cratere, un tempio nascosto in cui accadono riti solenni, dove si piange per un mondo che va a rotoli e dove si ride fino alle lacrime, perchè la vita è un magma di macigni di dolore e gioia leggera.”.
Il disco è stato prodotto dalla poliedrica MEG insieme alle preziose collaborazioni di Frenetik, Orang3, Fugazza, Suorcristona, Tommaso Colliva e David Chalmin e mixato e masterizzato da Andrea Suriani. Vanta al suo interno i preziosi feat. di Elisa ed Emma, di Altea, Alice, SANO e specchiopaura del collettivo napoletano Thru Collected, del nuovo talento hard neomelodic NZIRIA e della pianista francese di fama mondiale Katia Labèque.

Nel corso della sua carriera Meg, autrice, cantante e produttrice ha esplorato molteplici mondi sonori, alla costante ricerca di “nuovi accordi e nuove scale”.
Alla fine del 2004, Meg dà vita al suo primo disco solista dal titolo “Meg”, seguito nel 2008 da “Psychodelice” che sarà accompagnato da un live audio/video realizzato esclusivamente con iPhone per la prima volta al mondo.
Gli ultimi due dischi sono “Imperfezione” e “Concerto imPerfetto” (primo live di Meg registrato al Teatro Carignano di Torino), rispettivamente del 2015 e del 2017.
Meg ha all’attivo 8 album, di cui 4 con i 99 Posse e 4 da solista, e preziose collaborazioni.
Negli anni è diventata il simbolo del cantautorato alternativo e sperimentale e vanta una carriera eclettica ricca di contaminazioni tra diversi stili e mondi, uniti sempre tra di loro dalla musica elettronica. “Vesuvia”, il nuovo album di inediti, è in uscita il 30 settembre 2022 per Asian Fake/Sony Music.

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