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Progetto che nasce da un profondo e fraterno legame di amicizia fra il sassofonista-clarinettista Alberto Fichera e il batterista Luca Barbato, duo che si avvale della preziosissima presenza di Nicola Tariello, Salvo Finocchiaro, Giacomo Patti, Mario Guarini, Salvo Barbato, Carmelo Venuto, Daniele Leucci, ma soprattutto di uno fra i più talentuosi pianisti jazz italiani della nuova generazione, Seby Burgio, vera e propria terza colonna portante dell’album, in quanto autore di tutti gli arrangiamenti delle dieci composizioni originali autografate da Fichera e Barbato.

Tratto da questa nuova realizzazione discografica, il singolo “Smoothly“, che dà il nome al CD, sarà in promozione e rotazione radiofonica da venerdì 26 marzo 2021. Questo brano presenta un tema essenziale, diretto, di grande appeal, che inneggia alla vita, a un’esistenza che possa essere vissuta dolcemente, cogliendone, nella sua semplicità, la sua naturale evoluzione. Purtroppo, la frenesia di tutti i giorni, i ritmi forsennati che la vita impone, fanno perdere la bussola su ciò che è davvero la bellezza. La pandemia, in qualche modo, ha fatto sì che si potesse cogliere il reale valore delle cose semplici, come per un bambino il fatto di aver perso la libertà di giocare serenamente, per una coppia la mancanza degli abbracci e per i nonni la distanza forzata da figli e nipoti. Questa è la genesi del singolo “Smoothly”, una composizione in pieno solco smooth jazz, adornata da colorazioni funky, in un connubio che racconta e descrive uno stato d’animo. 

L’album, invece, principalmente improntato sullo smooth jazz, è ricco di groove, di sonorità calde e avvolgenti, un disco dall’estrema piacevolezza d’ascolto, impreziosito da venature latin jazz che lo rendono stilisticamente più variopinto. Alberto Fichera e Luca Barbato si esprimono così sulla loro nuova fatica discografica:

 «Questo lavoro discografico rappresenta per noi il coronamento di un sogno: parlare di sé attraverso la propria musica. Il progetto è un viaggio attraverso sonorità variegate che abbiamo maturato nel corso delle nostre esperienze. Infatti, risulta essere una contaminazione di generi, che non tralasciano il linguaggio della nostra mediterraneità. Un album, questo, nato con grande passione e un’immensa voglia di raccontarci e di esprimerci». 

Alberto Fichera e Luca Barbato hanno condiviso l’inizio dei loro studi e della loro carriera, ma entrambi hanno vissuto una storia artistica completamente diversa. Fichera proviene da numerose esperienze in veste di clarinettista soprattutto nell’ambito della musica classica, circuito che gli ha permesso di collaborare con artisti blasonati a livello mondiale, fra cui Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a condividere il palco con l’Orchestra Italiana del Cinema con la quale si è esibito in Cina, mentre in Giappone ha calcato il palcoscenico, in qualità di primo clarinetto, con l’orchestra del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto. Sempre in contesti teatrali, ha collaborato anche con il “Teatro alla Scala” di Milano, con il “Teatro Massimo Bellini” di Catania e con il “Teatro Regio” di Torino. Poi l’approdo in un contesto stilistico pop rock come quello dell’Orchestra Giovanile di “Domenica In”, diretta dal grande maestro Pippo Caruso. Successivamente, l’incontro con il jazz grazie a Franco D’Andrea, Christian Meyer, Francesco Cafiso, Stefano Di Battista, Nicola Giammarinaro.

Diverso, invece, il cammino professionale intrapreso da Luca Barbato, batterista fin dalla tenera età, che ha sempre frequentato ambienti di band e orchestre di varia natura grazie alla presenza del padre Salvo Barbato, anch’egli presente nel CD Smoothly. Ha seguito svariati seminari con artisti del calibro di Dave Weckl e Chris Coleman e ha stretto collaborazioni con molti musicisti di grande caratura come Maurizio Dei Lazzaretti, Ciro Manna, Nicola Giammarinaro, Mario Guarini. Nel pop, invece, collabora stabilmente con la cantante Giovanna D’Angi.

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