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Carosello Records firma un giovane talento del nuovo cantautorato contemporaneo: lui è BOLO MAI, nome d’arte di Jean Michel Sneider, classe 1993, romano ma cittadino del mondo, che ha inaugurato il suo ingresso nell’etichetta con il brano “Happy perché”.

“Quando il mondo ti crolla addosso, c’è un momento successivo, in cui la voglia di riscatto ti dà una carica incredibile”, racconta l’artista. “Happy Perché è un brano figlio di quell’energia.” Proprio per questo decide di mettersi a nudo con un proprio progetto solista, del quale il singolo “Happy perché” è un primo assaggio.

Motivata a ricoprire sempre di più il ruolo di acceleratore per la crescita dei progetti artistici, Carosello con le nuove acquisizioni nel proprio roster continua nel suo impegno a valorizzare il nuovo cantautorato italiano, offrendo agli artisti il tempo e la dedizione necessari per far fiorire il loro talento.

Bolo Mai, abbracciando la propria indole laboriosa e intraprendente, ha lavorato sodo negli anni, acquisendo così skills ed esperienze tra le più trasversali: oltre a qualche lavoretto di sussistenza, fa l’autista per diversi tour e il runner sui set cinematografici e quelli dei videoclip. Grazie a queste esperienze e alla tenacia che da sempre lo contraddistingue, riesce a farsi notare da un giovane regista che in brevissimo tempo lo coinvolge nella realizzazione di colonne sonore, in ultimo quella del film “Maschile singolare”.

La sua grande passione per il cinema e per l’arte in generale si concretizza in un lavoro vero e proprio: compone infatti diverse colonne sonore per cortometraggi, serie tv e lungometraggi.

Il pop lo cresce, il rock lo rapisce, l’hip-hop lo libera. Questa mescolanza di influenze accrescono in lui la voglia di sperimentare, fondendo generi e sonorità diverse in chiave pop.

Jean Michel Sneider, in arte Bolo Mai, è una delle giovani promesse di Carosello Records. Classe 1993, romano ma cittadino del mondo, il suo primo approccio alla musica è finito malamente dopo un saggio di piano andato storto in quarta elementare. Archiviato il piano, è stata la chitarra elettrica a farlo innamorare nuovamente della musica quando era ancora uno studente liceale. Abbracciando la propria indole laboriosa e intraprendente, lavora sodo e acquisisce skills ed esperienze tra le più trasversali: oltre a qualche lavoretto di sussistenza, fa l’autista per il PUNK Tour di Gazzelle e il runner sui set cinematografici e quelli dei videoclip di Salmo, Emma Marrone e Irama. Il cinema è infatti l’altra grande passione di Bolo Mai: vedrebbe all’infinito il Grande Lebowski, Nightmare before Christmas, Big Fish, Pulp Fiction e Forrest Gump. Il suo più grande idolo è Buzz Lightyear, ma ritiene che Josh Homme sia l’essere più cool della terra, anche più di Buzz. Inizia a lavorare come compositore di colonne sonore, ricevendo i complimenti di Fulminacci per le musiche realizzate per il corto indipendente “Pupone”. Il pop lo cresce, il rock lo rapisce, l’hip-hop lo libera. Questa mescolanza di influenze accrescono in lui la voglia di sperimentare, fondendo generi e sonorità diversi in chiave pop. Oggi scrive, arrangia, suona, produce e canta i propri brani, lavorando assieme a Carosello Records al proseguimento del suo progetto discografico come Bolo Mai, un nome immediato, incisivo e vagamente esotico in cui si rispecchia a pieno. Difatti si descrive come un libro aperto, talmente diretto da far spavento. Il nome nulla ha che fare con la città di Bologna ma l’ispirazione gli è nata da alcune cravatte texane egalategli dalla nonna dopo un viaggio oltreoceano.

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