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Pettinato, elegante, con tutti i fiori, così vintage. Oppure anche no: BOMBAY si mette sulla copertina del suo nuovo album, “CANZONISSIME“, ma continua a provocare, smentire se stesso, pubblicare canzoni scanzonate. Anzi, scanzonatissime. 

“CANZONISSIME” è il quinto album di BOMBAY. Dodici tracce che potevano essere anche di più ma “abbiamo mantenuto un certo contegno ed evitato di strafare”. Tutte le canzoni sono state registrate, prodotte e arrangiate da BOMBAY e RICCARDO PASQUARELLA durante un anno di lavoro e successivamente masterizzate da DARIO GIUFFRIDA.

“CANZONISSIME”, anticipato dall’uscita di tre singoli nel corso degli ultimi mesi del 2023 e i primi del 2024, continua nel solco dell’ultima produzione discografica di BOMBAY ma questa volta il sound è più asciutto, scuro, minimale e pone la voce al centro della scena. 

I testi delle canzoni raccontano la fatica e la gioia di vivere, lo fanno a volte in maniera molto facile e diretta e a volte affidandosi a immagini più poetiche e simboliche, pur sempre con lo stile tragicomico ed eccentrico di BOMBAY, che non teme acciaccature metriche o metafore azzardate. Nelle canzoni ci sono aneddoti, racconti, consigli, massime di vita e spesso pensieri confusi oltre a citazioni ed easter eggs che solo gli ascoltatori più attenti potranno cogliere.

La copertina del disco, con il primo piano di BOMBAY circondato dai fiori, vuole ricordare i fasti del pop italiano degli anni 60 e 70, epoca d’oro dei cantautori e anni in cui si respirava voglia di fare e leggerezza, anche il titolo del disco richiama la trasmissione televisiva, CANZONISSIMA, celebre show della RAI degli anni d’oro, in cui si esibivano i migliori talenti di quella generazione. La foto di copertina è di CRISTIANO BROGANI e l’artwork di STEFANO DI MARCO.

Se ti piace ENZO CARELLA, se rimpiangi il miglio BRUNO LAUZI, se ascolti VASCO BRONDI, DIAFRAMMA, I CANI e apprezzi la musica fatta con il cuore e con il cervello, allora questo è il disco che fa per te.

“Avevate bisogno di queste nuove canzoni? Ovviamente no! Quando la notte non riesco a dormire, invento nella mia testa delle canzoni, poi mi addormento e la mattina dopo le ho scordate così devo ricominciare da capo. Ma da qualche parte, nella mia mente rimangono a farmi compagnia”.

BOMBAY è un cantautore parvenu romano, suona la chitarra e canta le sue canzoni. È un bravo raga sincero con la sua musica. Non fa cover. Le sue canzoni parlano di tutto con leggerezza, anche della tristezza.

Nel 2015 esce il primo disco dal titolo BOMBAY a cui sono seguiti altri, che suonano diversi tra loro, alcuni lo-fi altri più complessi e arrangiati ma il modo di essere e di fare di BOMBAY è rimasto sempre lo stesso: Scrivi – Regista – Pubblica. 

Senza intermediari, senza etichette, senza manager ma lavorando assieme agli amici e insieme a chi vuole fare. Mettendoci i soldi e la faccia. L’arte di BOMBAY è espressione di quello che diciamo, facciamo, viviamo, delle persone che conosciamo e frequentiamo e delle sensazioni che proviamo; il risultato è meno importante del processo creativo o produttivo. Miglioreremo, forse, domani.

BOMBAY ascolta Emo, Pop, Indie rock, Americana, punk, folk e tutto questo lo troviamo frullato nella sua musica o almeno lui crede sia così.

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