“Casa”: il disco d’esordio di Federica Cerizza
Un disco elegante, raffinato e ricco di contaminazioni dove il jazz si fonde con la classica e dove la musica diventa il sottofondo per raccontare una storia. In questo modo potremmo riassumere l’essenza di “Casa“, disco d’esordio della pianista Federica Cerizza che esce il 25 novembre 2022 per l’etichetta discografica Filibusta Records. Un progetto intimo, minimale, a tratti onirico dove il piano solo è il principale protagonista e dove l’improvvisazione gioca senza dubbio un ruolo fondamentale. L’idea ruota attorno al concetto di Casa, un luogo centrale nel nostro tempo, terreno per far rifiorire idee, nuovi progetti e per creare anche un’autentica partecipazione fisica alla musica e a chi la suona. La Casa è prima di tutto un luogo fisico in cui star bene, ma diventa anche uno spazio interiore dove ritrovare la propria umanità, il calore e quella familiarità che sembra disgregarsi in una società sempre più tendente alla solitudine e alla tristezza. I sei brani che compongono il disco, ovvero Casa, Dalla Terra alla Luna, Sfumature, Voci di fiume, La bambina nella bolla e Impro si sviluppano da questo punto di partenza e ognuno di essi racconta una storia, uno stato d’animo, una visione attraverso le note di un pianoforte che non perde mai di vista la propria idea narrativa.
Federica Cerizza, pianista e compositrice, ha compiuto gli studi al Conservatorio G. Cantelli di Novara, laureandosi col massimo dei voti sotto la guida del maestro Alessandro Commellato. In ambito classico ha suonato per diverse realtà come il Museo del Novecento, l’Auditorium del Sole 24ore e le Gallerie d’Italia nelle città di Milano, Vicenza e Napoli. Ha collaborato con istituzioni tra cui Fazioli, LaVerdi e Divertimento Ensemble. E’ stata selezionata per tre anni di seguito dalla pianista Maria Grazia Bellocchio nell’ambito di Call for young performers, masterclass incentrata su autori di musica contemporanea. Da sempre appassionata di jazz e improvvisazione ha studiato sotto la guida del pianista Marco Detto. Nell’ambito jazzistico ha suonato in importanti rassegne musicali come il Novara Street Jazz Festival, il Festival Jazzmi, il Circolo del Libero Pensiero e lo storico locale Al Vapore a Mestre. Ha inoltre all’attivo alcune collaborazioni con la compagnia teatrale Voci Sbagliate con la quale si è esibita al Teatro Nuovo di Pisa, al Teatro di Fauglia e al Teatro Colombo di Valdottavo. Ha registrato in trio insieme a Riccardo Fioravanti e Stefano Bagnoli la sua composizione Vibrazioni, risultata essere tra quelle premiate dalla Fondazione Estro Musicale per l’anno 2017. Dal 2016 si esibisce stabilmente in duo con il trombettista jazz Luca Cosi all’interno del progetto Il sogno con il quale persegue un’attività concertistica e di ricerca musicale suonando in varie manifestazioni tra cui Musica in Filanda di Martinengo e il Festival Musica e Suoni di Sarzana. Ottiene il Diploma di merito presso l’Accademia Chigiana nell’ambito del seminario di improvvisazione “Tabula rasa” del pianista Stefano Battaglia. Ha frequentato il Laboratorio permanente di formazione musicale presso l’Accademia di Siena Jazz. Ha vinto il terzo premio del concorso Forum Live Jazz presentando alcuni brani del suo primo disco in piano solo, intitolato Casa.