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Spezzoni di vita, di fallimenti e strascichi di buon umore, tra ballad e feste alcoliche, i Cassandra prevedono già “Un glorioso disastro”, il loro secondo album, fuori il 1 dicembre per Mescal, anticipato dal singolo “Bonsai” disponibile dal 24 novembre. Crudi e onesti come non mai, i Cassandra mettono in musica la loro visione del mondo, molto spesso pessimistica, ma senza troppa disperazione.
Tratti rilassati ed altri infervorati sono quelli che colorano il movimentato quadro dirty pop di questo secondo album della band fiorentina, che descrive, partendo dal , disastri quotidiani, piccole apocalissi, ma soprattutto si pone l’aulica missione di proporre un rimedio agli sbattimenti quotidiani. Gli incerti tempi che stiamo vivendo sono frenetici, per non dire schizzofrenici, dobbiamo essere ovunque e fare di tutto per sottostare alle aspettative sociali. I Cassandra, dal canto loro, si prendono i loro tempi. Per la band fiorentina infatti la vita deve essere lenta, «sprecata sul marciapiede con una birra in mano», dicono. Andare controcorrente è il rimedio: mentre tutti corrono, loro rallentano e si godono l’essenziale. Viene scritto proprio così questo album, in una villa in mezzo al niente, lontana dal traffico delle informazioni provenienti dall’esterno, soli con la musica. Il risultato è un disco completamente genuino, dai suoni così poco influenzati da sembrare primitivi, spogli di virtuosismi inutili, come la vita di tutti dovrebbe
essere.
“Che grande ultima festa è la vita, ma alla fine i cocci chi li raccoglie, dimmi dove diavolo sta scritto che, debba sempre toccare a me”.
Immaginando la vita come una grande festa, l’obiettivo ultimo dei Cassandra sarà sempre quello di godere di essa, di far musica per regalare gioia, nonostante il susseguirsi di catastrofi; di trovare un semplice e divertente rimedio e pensare che ci sarà sicuramente un ricco padrone di casa a raccogliere i cocci della loro grande festa.

I Cassandra sono l’unione dei due fratelli Ravazzi, Matteo alla voce e Francesco alla chitarra, e Giovanni Sarti alla batteria. La band fiorentina prodotta da Marco Carnasecchi e pubblicata dall’etichetta Mescal suona da sempre, arrivando a calcare palchi degni di nota come quelli del Mengo Music Fest e del Pistoia Blues. I testi e la musica della band vogliono rispecchiare quello che i tre componenti sono e fanno: dello spinto dirty pop. Approdati a X Factor 2021 con “Kate Moss”, dà lì, singolo dopo singolo, arriviamo a “Campo di Marte”, il loro primo album, presentato in una trentina di date. La nuova fase artistica della band, anticipata dai singoli “Ad occhi chiusi”, “Crac!”, l’estiva “Ça va sans dire”, “Sponsor” e “Bonsai” si dispiega nella sua interezza nell’album “Un glorioso disastro” in uscita venerdì 24 novembre.

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