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Disponibile da venerdì 27 novembre in tutti gli store digitali “Sarà successo”, il nuovo brano di Cassandra Raffaele che torna sulle scene a distanza di cinque anni dal suo ultimo album “Chagall” (Leave Music, 2015).
“Sarà successo” è un viaggio di ritorno in cui Cassandra fa confluire nel brano forza, fragilità e presa di coscienza senza mai dimenticare l’aspetto ironico che esperienze, vita e musica possano avere. Nasce così la volontà di farsi affiancare nel lancio del singolo da Antongiulio, un ragazzo nerd che è manifesto di un’originale operazione sui social dell’artista siciliana. Un outsider, che può essere chiunque di noi con aspirazioni e disagi, ma soprattutto sogni che trovano spesso forma in solitudine, dentro una stanza rifugio-laboratorio, dove la resilienza gioca un ruolo fondamentale. Mai arrendersi, e malgrado tutto, “sarà successo”.

“Sono stata in ”quiescenza di scrittura” in questi ultimi anni. Ho fatto molti viaggi, comprando almeno 10 taccuini, ma non avevo niente da dire. Nessuna necessità di farlo. Cosi ho fatto altro. Sono scesa dal palco e sono rimasta dietro le quinte della mia vita artistica italiana. Prodotto musica per altri, diretto rassegne, lavorato come ufficio stampa. Poi è arrivato il lockdown e il suo effetto trigger che ha toccato le mie corde più fragili. Mi ha spiazzato e appeso al muro, con tutte le mie paure, e a quel punto, ho perso i motivi per non commuovermi, a partire da ciò che creavo. Ho scritto Sarà Successo di getto. Questa canzone è nata perché ne avevo bisogno io in prima persona. E’ un brano di forza per quelli fragili, provati dalle avversità dell’esistenza. Ma è anche una canzone di miserevole e coraggiosa speranza, malgrado tutti e tutto”.

“Sarà successo” è stato prodotto e arrangiato da Roberto Villa nello studio-etichetta “L’Amor mio non muore” e distribuito da Garrincha Dischi. “Roberto, un’artista e musicista dall’animo elegante e sensibile, ha rispettato il mio racconto e gli ha dato la perfetta ambientazione, con immagini sonore che sanno di momenti passati in famiglia, a casa mia, davanti al giradischi che canta”. Il brano ha trovato forma plastica tra i suoni dei piani verticali, i rhodes, la chitarra baritona e il calore dei banchi analogici di uno studio vintage, masterizzato in America da James DeMain allo Yes Master Studios di Nashville.

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