Elsa Martin e Stefano Battaglia: fuori il nuovo album “Lyra”
Giovedì 6 marzo 2025 esce “Lyra“, il nuovo album della cantante Elsa Martin e del pianista Stefano Battaglia, dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini e pubblicato dall’etichetta Artesuono.
Un dialogo tra musica e poesia, voce e pianoforte, che prende forma in 12 brani originali con liriche tratte dalle poesie in friulano di Pasolini. Un lavoro meticoloso, dove ogni parola è cucita su ogni nota tessendo una trama sonora divenuta negli anni cifra distintiva di questo duo. L’album verrà presentato in concerto domenica 9 marzo al Teatro Immersivo P. Maurensig di Tavagnacco.
I brani di “Lyra” danno vita a nuove forme musicali frutto dell’incontro tra tradizione liederistica, musica popolare e contemporaneità. L’improvvisazione e la creazione estemporanea si intrecciano ai significati profondi dei testi poetici, mettendo in luce tanto la sensibilità interpretativa quanto la vocazione sperimentale e performativa dei due artisti, in sintonia con le nuove musiche.
In questo album, soprattutto nel lavoro sui testi, si respira un senso di scoperta continua, uno stupore che rende ogni parola nuova, rivelatrice. La poesia friulana di Pasolini è già di per sé una reinvenzione, il frutto di una lingua che gli appartiene, ma non del tutto: il friulano è la sua lingua materna ma non la sua lingua madre. Eppure, proprio attraverso di essa, Pasolini reinventa e arricchisce il linguaggio, esprimendo un senso di mistero e profondità quasi sacra.
Quella di “Lyra” è una musica che nasce e torna nel silenzio, in una dimensione poetica e contemplativa del verbo. In questo nuovo album, Elsa Martin e Stefano Battaglia sublimano in un certo senso il Pasolini uomo e l’icona contemporanea, celebrando il suo pensiero e il suo lascito, sempre più urgente e necessario, elevandolo a suono e intelletto.
“Lyra” testimonia un sodalizio artistico che dura da dieci anni, quello tra Elsa Martin e Stefano Battaglia, nato dall’amore condiviso per la poesia e per la valorizzazione delle lingue “minori”, espressioni autentiche di una cultura custode di identità profonde. Un cammino in cui la figura di Pasolini, complice anche il legame di Martin con la terra friulana, è stata sin dall’inizio una presenza centrale, ispirando ricerca e suono.
Già nel 2005 Battaglia aveva dedicato a Pasolini il doppio album Re: Pasolini per ECM, e oggi alcune di quelle composizioni rivivono in “Lyra”, arricchite dalle liriche del poeta. Anche Martin ha attraversato l’universo pasoliniano con l’album Linguamadre: Il Canzoniere di Pasolini, del 2020, e successivamente con lo spettacolo teatrale Rosada!. Il loro percorso condiviso affonda le radici in Sfueai, una antologia che raccoglie le voci più poetiche del Friuli, tra cui, inevitabilmente, quella di Pasolini.
Poeta, sceneggiatore, regista, scrittore, drammaturgo, attore, saggista e pedagogo che destina verità attualissime sull’omologazione e la rivoluzione antropologica, ricordare Pier Paolo Pasolini significa celebrare la memoria di un paese intero, l’Italia, il cui dibattito socio-politico del dopoguerra è stato attraversato furiosamente dalla sua etica umanistica: il suo impatto di artista intellettuale sui mutevoli tessuti sociali dell’epoca fu durissimo e ancora oggi inestimabile.