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Claudia Ottavia torna con il suo ultimo brano “Che Bello Lamentarsi”, un’ode alla più antica usanza del mondo, come racconta: “Volevo sottolineare in modo simpatico quanto tempo perdiamo a lamentarci. Lo facciamo più o meno tutti, forse è insito nell’essere umano. Nella mia terra sembra quasi un’usanza. Lo faccio anche io e non so se serva a qualcosa, A volte, però, avere a che fare con persone che si lamentano e non agiscono mi urta moltissimo”.

Un tema originale che si sviluppa attraverso alternative pop, teatralità e ironia tagliente, anche scomoda, marchio di fabbrica di una cantautrice senza mezze misure. “Nel testo c’è una frase che mi fa sorridere molto”, racconta, “Ad un certo punto recita ‘che bello lamentarsi di non avere figli, che bello lamentarsi di avere figli’. Volevo sottolineare questo senso di insoddisfazione perenne dove, ad un certo punto, niente mai ci va bene”.

“Che Bello Lamentarsi” è stata coprodotta con Michelegiuseppe Rovelli del Jane studio di Cagliari con il mastering di Marti Jane Robertson. Un tassello di un mosaico composto da sette inediti, tra cui “Odio Sanremo” e “Fossi Maschio”.

“Che Bello Lamentarsi” è disponibile su Spotify e su tutti i music store e le piattaforme digitali. 

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