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Franco Mussida torna con un nuovo album, un nuovo suono e un nuovo stile musicale. Il 7 ottobre esce “Il pianeta della musica e il viaggio di Iòtu”, il nuovo disco del poliedrico artista milanese conosciuto e stimato nel panorama musicale per la sua penna, la sua chitarra, il suo stile unico.

Un lavoro discografico nel quale per la prima volta ad emergere è un suono mai sentito prima: quello generato da una chitarra classica baritona che apre a linguaggi e ad un’espressività particolare. Una chitarra speciale progettata per unire il mondo del soul-blues al pop e a quello classico.

L’album è anticipato in digitale da “Io noi la musica”, un brano che invita alla riflessione una generazione ormai chiamata ad un bilancio. A riconsiderare i valori contenuti nel clima spirituale e artistico, assimilati nello speciale settennio storico a cavallo tra gli anni 60 e 70. Una generazione che, pur avendo vissuto un periodo artisticamente aureo, pare aver trattenuto il meglio per se stessa, restituendo poco ai ragazzi di oggi.

Un brano che mette dunque a confronto la generazione del passato con quella di oggi, invitando la prima ad utilizzare il tempo che le rimane per aprirsi ulteriormente e contribuire alla riscoperta del ruolo e del valore educativo delle arti e della Musica.

“Io Noi La Musica” si divide in due parti: la prima, declamata da una voce che sembra uscire da un megafono, descrive quel benefico uragano al contrario che fu quel periodo storico, terminando il racconto con la frase: “Se le parole possono mentire: la Musica non mente mai”; la seconda parte è una lunga frase musicale che accompagna una farfalla in volo, simbolo della bellezza e della ricchezza vitale di un mondo emozionale, di cui la Musica è regina, un mondo che si tramanderà sempre aldilà di ogni nostra bruttura. La parte musicale di accompagnamento ha un andamento ritmico irregolare ispirato a “Watermelon In Easter Hay” di Frank Zappa.

Il video del brano, visibile al seguente, mette in risalto il testo evidenziando il valore portante delle parole che vengono poi coperte dall’immagine di un soldato in posizione da combattimento, ma il cui mirino viene oscurato da una farfalla dalle ali colorate.

L’immagine è tratta da un quadro di Paco Minuesa “La fortaleza de la fragilidad”, un’immagine forte scelta da Franco Mussida «per raccontare come lo spirito della bellezza e della Musica ha ali che non si potranno mai spezzare. Come il volo di questo minuta farfalla è, e sarà sempre, destinato ad avere un futuro, a darci la giusta direzione da seguire».

Il videoclip, prodotto dalla CPM Music Factory, è stato realizzato da Milkit film studio.

Franco Mussida nasce a Milano nel 1947. Un artista che si è occupato di Musica in ambiti diversi. Vite parallele: musicista, compositore, didatta, filosofo-ricercatore. Scrive, dipinge, scolpisce, sperimenta e suona. Membro fondatore della PFM – Premiata Forneria Marconi, realizza decine di album, scrive molti dei successi nazionali e internazionali del gruppo, tra questi la Musica di “Impressioni di Settembre”. Ha collaborato, suonato con cantanti artisti e intellettuali tra cui: Fabrizio De André, Lucio Battisti, Francesco Guccini, Paolo Conte, Lucio Dalla. In quanto musicista è simbolo e capostipite di una generazione che negli anni Settanta ha creato e goduto della pienezza musicale del Prog, contribuendo a portare quel modello nel mondo. Nel 1984 fonda il CPM Music Institute di Milano, tra i più prestigiosi istituti musicali italiani di Musica Popolare, ambito didattico in precedenza poco considerato e ora, anche grazie al suo lavoro, pienamente riconosciuto a livello istituzionale. A questo si associa il più che trentennale lavoro sociale e di ricerca in carceri e comunità in cui utilizza la Musica come strumento educativo. Tra i progetti realizzati “CO2”, un lavoro in 12 carceri italiane insignito nel 2017 della medaglia della Presidenza della Repubblica. Dal 2012 Mussida mostra le sue ricerche sugli effetti della Musica sulla struttura emotiva, attraverso l’Arte visiva e la saggistica. A riguardo, tra il 2013 e il 2020 scrive 5 saggi. Gli ultimi: “Il Pianeta della Musica” e “L’oro del Suono”. Inoltre progetta e realizza mostre esperienziali, installazioni permanenti in prestigiosi luoghi museali del nostro paese, tra cui la Triennale di Milano, e la Fortezza da Basso di Firenze, dove riceve nel 2015 il premio Lorenzo de’ Medici assieme ad Anish Kapoor. Il suo lavoro di ricerca sul Mistero che trasforma la Musica in emozioni prosegue tutt’ora nelle carceri di San Vittore, luogo che frequenta dal 1987, e nella comunità di San Patrignano.

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