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L’album “Nel giardino degli assenti” parla di rinascita, di introspezione e di percorsi, esperienze vissute o immaginate, che lasciano il segno.
Si parla della vita stessa, ma con un punto di vista che varia da canzone a canzone, a volte esterno a volte interno, senza giudicare, cercando di cogliere gli aspetti emozionali nei rapporti con se stessi, con gli altri e l’ambiente che ci circonda.
Con questo lavoro, frutto della collaborazione della band con uno dei più grandi produttori della scena musicale italiana, Claudio Fabi, i Deniàn vogliono riportare alla memoria dell’ascoltatore la musica cantautoriale italiana di qualche decennio fa con un sound evergreen, strumenti a corda e percussioni che non si fanno costringere in uno spazio temporale ben definito. Le sonorità acustiche vintage e classiche si intrecciano con inserti di elettronica mai troppo invasivi, ricercando l’eleganza, la delicatezza e al tempo stesso l’incisività
I Deniàn suonano un pop acustico, elegante e sofisticato, suggestioni di legni e corde, che affonda le radici nel cantautorato italiano degli anni 70 e 80 alla ricerca di una poetica di introspezione, fruibile, ma allo stesso tempo profonda. 
La band è il risultato di 5 anni di lavoro, portato avanti da Alberto Checcacci, autore insieme ad Andrea Neri, di musiche e testi.

Durante il periodo di scrittura e composizione i Deniàn, originariamente chiamati Juel, hanno l’occasione di lavorare con uno dei più grandi produttori italiani di tutti i tempi, Claudio Fabi, col quale portano a compimento il lavoro di arrangiamento e la produzione artistica dell’album. 
Nel 2017 esce C’è ancora un po’ di estate, il primo singolo suonato dalla band in line-up originale, che viene inserito nella compilation de Il Campus della Musica “Yes we Campus vol.1”, distribuita da Universal Music.

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