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Fuori per INRI CLASSIC dal 17 febbraio il secondo singolo del progetto “JOTA” nato dalla collaborazione tra i virtuosi Gian Marco Ciampa e Erica Piccotti: un territorio dove violoncello e chitarra si fondono per esplorare le molteplici sfaccettature del repertorio che nasce dall’unione tra la musica popolare spagnola e la musica colta europea.  
Dopo la prima uscita di Mallorca Op. 202 di Isaac Albeniz, il Duo si cimenta con un altro gigante della musica spagnola di inizio Novecento, il compositore Enrique Granados. Delle “12 Danzas Españolaolas” scritte dal genio catalano è stata scelta una delle più celebri, anche grazie alla trascrizione che ne fece Andres Segovia, la numero 5 detta anche “Andaluza”.  

Folklore spagnolo, impressionismo musicale e classicismo misterioso si fondono in quello che è considerato uno dei brani più celebri del compositore spagnolo Enrique Granados che in questa “Danza española No.5” traduce in musica il calore e il mistero del paesaggio dell’Andalusia, la torrida regione al Sud della Spagna. Il brano originariamente scritto per pianoforte viene proposto in questa unica ed inedita versione arrangiata per violoncello e chitarra da Erica Piccotti e Gian Marco Ciampa.

Il DUO CIAMPA – PICCOTTI nasce dall’incontro tra Erica Piccotti, astro nascente del violoncello che nonostante la giovanissima età ha già inciso per l’etichetta discografica Warner Classics, collaborato con artisti di fama internazionale ed è insignita dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana e Gian Marco Ciampa, chitarrista classico vincitore di più di 40 concorsi internazionali e con alle spalle una ricca attività di concerti che lo ha portato ad esibirsi in quattro continenti.  
Nei loro programmi da concerto il violoncello e la chitarra si fondono per esplorare le molteplici sfaccettature del repertorio che nasce dall’unione tra la musica popolare latino-americana e la musica colta europea: un viaggio dal folklore spagnolo alla danza popolare sudamericana attraverso le opere di alcuni dei compositori più rappresentativi del Novecento come De Falla, Piazzolla e Albeniz.  
Dai ritmi serrati del Tango argentino alle malinconiche melodie di carattere popolare, dalle percussioni riprodotte dal legno della chitarra al calore avvolgente dei canti del violoncello: l’ascoltatore viene trascinato in un’orbita di emozioni contrastanti, entrando a far parte di un mondo misterioso dove l’eleganza dei compositori classici incontra la sensualità della musica folkloristica.

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