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Esce venerdì 22 marzo il nuovo album di Gianni Rosini intitolato “Gianni Rosini Live”.

Si tratta di un vero e  proprio viaggio nell’essenza dell’arte senza confini. L’album è carico di emozioni intense e, allo stesso tempo, diverso, coerente con l’identità dell’artista.  

Gianni Rosini si definisce “ribelle e controtendenza”, “artista povero, ma libero, in un mondo che non vuole gente pensante, ma bensì un gregge di esseri omogenei in assenza di pensiero indipendente”,  un’affermazione potente che riflette la sua visione critica sulla società e l’importanza di mantenere la propria individualità e pensiero autonomo. 

“Gianni Rosini live” è un tributo ai veri protagonisti: i musicisti, professionisti internazionali, che lui stesso considera “essenziali e unici”. Ribelle di natura, sfida gli schemi discografici con la sua musica autentica e senza compromessi. Il viaggio in Africa continua a permeare la sua musica con influenze vibranti, rendendo ogni ascolto un’esperienza unica. 

In copertina i genitori di Gianni Rosini, pilastri fondamentali nella vita e fonte di ispirazione dell’artista. Con un approccio musicale diverso, questo album live si trasforma ad ogni ascolto, regalando nuove sfumature ed emozioni, riscoprendo l’incanto di Gianni Rosini. 

Gianni Rosini nasce a Gioia del Colle (BA) il 31.05.1961, in una famiglia contaminata dal virus della musica; prova ne è la performance della madre, la sig.ra Vera Greco, splendida interprete di “Ie te vurria vasà”. Sin da subito, Gianni ed il fratello Mario, interprete di “Sei la vita mia” seconda classificata al Festival di Sanremo nell’edizione del 2004, evidenziano il loro talento musicale, che trova come primo estimatore e sostenitore il maestro Procino. 

I Rosini iniziano a frequentare la scuola di musica del maestro Partipilo, cui segue, per le doti innate dei due fratelli, nonché la particolarità del fenomeno artistico dovuta alla loro giovanissima età, la partecipazione a festival canori, prima per bambini, poi come attrazione nelle feste dei Comuni limitrofi. Appena quindicenne, G. Rosini decide di lasciare Gioia del Colle, trasferendosi a Milano, dove comincia a far conoscere le sue doti artistiche sino ad ottenere richieste dall’estero. Inizia, così ad esibirsi con un repertorio che spazia da successi internazionali a classici della canzone italiana, presso importanti locali delle capitali europee. Il successo e l’inevitabile freneticità che ne consegue creano in Gianni il desiderio, se non il bisogno, di ritornare alla sua terra, alle sue origini. 

E’ così che, tornato a casa, raccoglie intorno a sé alcuni talentuosi amici musicisti: il fratello Mario, sbalorditivo pianista, il batterista Mimmo Campanale ed il bassista Paolo Romano, con cui forma una band che conquista facilmente la notorietà, grazie alla forza interpretativa ed alla innata presenza di palco di Gianni, un vero showman. Si sussegue un lungo periodo di concerti nelle più importanti feste di piazza del meridione. 

 Nel frattempo, Rosini coltiva segretamente la sua vena creatrice, componendo brani che incontrano il favore degli addetti ai lavori. Purtroppo, la sua irrequietezza, propria dei veri artisti, fa sì che Gianni rifugga questo primo incontro con il mercato discografico. Arriva, così, un periodo fondamentale nella maturazione artistica di Gianni, il desiderio di incontrare l’Africa e le sue sonorità. Vive per un periodo a Dakkar, a stretto contatto con la vera Africa, una terra dove le difficoltà estreme si fondono con la gioia e la bellezza più vera, più profonda. Ritorna in patria desideroso e bisognoso di gridare le sue emozioni, cosa che diventa possibile nel 2004 quando Rosini incontra sulla sua strada Michele Fazio, Mino Petruzzelli e Pino Mazzarano, vecchi amici musicisti, ognuno con importanti esperienze lavorative alle spalle, sia da soli che in gruppo, i quali vengono rapiti dal progetto di Gianni, dalla sua musica. 

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