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“Non è un problema” è il primo EP di Gregorio Mucci. Il lavoro è stato prodotto da Agnus Records e contiene 5 brani, scritti e interpretati dallo stesso cantautore toscano. 

L’artista sceglie di raccogliere i pezzi che più rappresentano il suo sound, la sua personalità, e che danno voce alla sua varietà stilistica e testuale. Oltre ai due singoli lanciati e già presenti su tutte le piattaforme digitali, l’Ep conterrà altri tre inediti: “Bambola gonfiabile”, “E aspetto te” e “Non è un problema”, che dà il nome alla raccolta. Il titolo è stato scelto per trasmettere un messaggio a cui il cantautore dà molta importanza: «se c’è un problema c’è anche una soluzione. E se la soluzione non c’è si va avanti lo stesso, con le proprie responsabilità sulle spalle, cercando di vivere con leggerezza e dando il giusto peso agli eventi, senza mai dimenticare che “a quanto pare vale la pena”. Sempre». 

L’Ep uscirà il 30 ottobre 2020 e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali. 

“Il Jaguaro”: un brano che attinge al rock e al funk, per esprimere a pieno l’animo cinico e ironico dell’artista.  

“Non è un problema”: il pezzo parla di un amore scavato da un pensiero fisso. L’artista riflette sul pericolo delle ossessioni e sul danno che possono arrecare a un rapporto, con l’intensa leggerezza che contraddistingue ogni suo brano. 

“Meglio morire”: un synth-funk contaminato da un frizzante pop anno ’80 unito ad un rock ‘n roll italiano, caratterizza il brano che trasforma la rabbia dell’artista in un’invettiva ironica e sfrontata nei confronti di tutte quelle abitudini scomode che rendono la vita ordinaria.

“E aspetto te”: è una canzone d’amore a tutti gli effetti. Una ballata pop che racconta, con la giusta dose di tenerezza e di ingenuità, la nascita di un nuovo amore. Un amore egoista e non dichiarato, mentre in sottofondo risuona la struggente melodia che accompagna l’intero brano.

“Bambola gonfiabile”: qui l’artista affronta l’ansia di diventare grandi, di crescere e dover fare i conti con ciò che tutti si aspettano che tu diventi e con quello che sperano che tu faccia o smetta di fare. 

Gregorio Mucci nasce in Toscana, il 14 Giugno 1989. Fin da bambino prende lezioni di piano finché, all’età di 11 anni, grazie agli insegnamenti del suo maestro Maurizio Ferretti, Gregorio comincia a buttar giù parole ed immagini, dando loro un ritmo e un sound. All’età di vent’anni si trasferisce a Los Angeles, ad Hollywood in particolare, che diventa casa sua per due anni. Qui arriva una nuova consapevolezza: la volontà di scrivere testi in lingua italiana. Tornato in Italia, nel 2013, l’artista partecipa al celebre Festival di Castrocaro, dove arriva in semifinale. Tra i giudici scrutinatori c’è il grande musicista, compositore e produttore Claudio Fabi, che nota subito l’artista pistoiese e propone al ragazzo di entrare a far parte del Campus della Musica, della quale Fabi è direttore artistico. I brani scritti da Gregorio Mucci, “Tu mi porti giù” e “Ovunque ma non lì”, vengono inseriti in due compilation del Campus della Musica, seguite da tour nazionali ai quali l’artista ha partecipato. Nel 2019 termina la sua avventura con il Campus. All’inizio del 2020, Gregorio entra in contatto con Agnus Records, una nuova etichetta discografica indipendente toscana. L’artista si avventura verso un progetto entusiasmante, fresco e dal carattere innovativo. Con Agnus Records, Gregorio lancia il primo singolo “Meglio morire”, uscito il 15 maggio. Ad arrangiare i suoi pezzi e ad accompagnarlo sul palco e in studio, ci sono Alessio “Il Secco’’ Burberi, Filippo Ciampi, Federico Morittu e Jacopo Perra. Il 2 ottobre 2020 arriva il nuovo singolo “Il jaguaro” ad anticipare l’Ep in uscita il 30 ottobre 2020.

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